dea reitia immagini

Credo che nessuno abbia notato che in questa fiaba abbiamo a che fare, in forme appena dissimulate, con una storia che ci viene riportata anche in un mito classico: il mito di Erisìttone, un tessalo che un giorno tenta di abbattere un bosco sacro a Demétra. Il rogo si fa il 6 gennaio e l’ interpretazione moderna vuole che la vecia che si va bruciando sia la befana che porta via con se tutti i resti del vecchio anno lasciando l’augurio che i campi siano fecondi e produttivi. Il culto di Reitia era il più diffuso tra le popolazioni paleovenete. REITIA E POTNIA THERÒN DUE LUOGHI DI CULTO ALLA DEA MADRE NELLA VICENZA PALEO-VENETA E ROMANA Vicenza, Museo Civico: antefissa fittile rappresentante la Potnia Theròn (h. cm 42,5). Non aveva scettro, ma stringeva in mano una chiave magica, con la quale regolava le sorti del mondo intero. Nel video, indicato in Youtube come “Venezia, Acqua alta: un mantra alle dea Reitia”, oltre a immagini di Marghera, del Mose, delle grandi navi che attraversano il cuore di Venezia e a riprese dell’ “aqua granda” del 12 novembre scorso sulla porta di una casa veneziana, compare il disco votivo in bronzo indicato dagli archeologi come “il disco di Reitia”. Un tempietto in suo onore si trovava anche a Schio (Vicenza) nella frazione di Magrè, mentre la sua raffigurazione più completa è in un disco bronzeo scoperto a Montebelluna (Treviso). Per approfondimenti: È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale. ḥḳt/ḥqt. 5 Bolla 2008, c. 46-47, fig. Visualizza tutte le 2 immagini. Gruppo Editoriale Gedi. Risultati immagini per antichi veneti. Il Museo del Gioiello di Vicenza inaugura “Una storia italiana”, Alice Pomiato: viaggio, scrivo e vivo verde, EZ Lab: così l’agricoltura diventa sostenibile, Bioma – Lucia Pisani: a Padova lo spazio che non ti…, Eleonora Calvi Parisetti: 5 regole per iniziare a emergere su Amazon, Il centenario di Nikon si festeggia a Torino con la fotocamera più grande del mondo, CastigliondiPrimavera: in mostra in riva al mare per salutare l’arrivo dell’estate, I teatri del Polesine: quando la Callas e Pavarotti…, I Macchiaioli, a Padova i capolavori dell’Italia che risorge, TEDxCortina Salon a bordo pista dei Mondiali, Epifania & bimbi: Ucci!Ucci!Pollicino e altre fiabe, Capodanno a distanza: lo show di Carlo & Giorgio, Concerto di Capodanno 2021 del Teatro Stabile del Veneto. Antonella Pietrogrande, “I giardini di Reitia. In quanto Signora delle Acque i suoi templi e altari erano presenti lungo i fiumi e le fonti termali. Era venerata come dea dei boschi, delle acque, della caccia, della fertilità e della salute. ADITI Ricerca di Manuela Caregnato per https://www.ilcerchiodellaluna.it. Con Mini alla ricerca delle tradizioni natalizie italiane, partendo da Verona. Sul significato dei nomi della dea ci … Venerdì 30 settembre giornata di apertura/presentazione “Narrare e mettere in scena nei luoghi dei Miti” dalle 10.00 alle 12.00 “Dall’antica dea Reitia ai social networks” dalle 14.00 alle 16.00. Il suo nome originario è Pora; Reitia era un appellativo che in un secondo momento diviene nome autonomo della stessa divinità. http://www2.lingue.unibo.it/studi%20celtici/7-Don%C3%A0.pdf, https://books.google.it/books?id=6lCsBQAAQ…epage&q&f=false, Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale, Documentario di Ronald Hutton sulla Wicca, The Last Witch Hunter - L'ultimo cacciatore di streghe [Streaming- raiplay], Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale. La Chiave di Reitia,ritrovata a Ca’ Oddo di Monselice. La Dea veniva rappresentata con una chiave magica in mano che si presume aprisse le porte dell’ Aldila` , quindi decidesse le sorti degli uomini. Parco regionale dei Colli Euganei, 1998. “Spaccio cultura per lavoro e ne abuso per piacere”: dopo una laurea in DAMS e una in Musicologia, ha fatto delle sue passioni un lavoro. 66 ss.). supportalo con una donazione:paypal.me/stregadicitta, © 2021 Appunti di una Strega di Città — Powered by WordPress, Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Indice - Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario. La Dea veniva rappresentata con una chiave magica in mano che si presume aprisse le porte dell’ Aldila` , quindi decidesse le sorti degli uomini. Si sa che, corteggiata da Poseidone e da Apollo, la Dea ottenne da Zeus di poter mantenere per sempre la sua verginità, in cambio ottenne grandi onori e il culto in tutte le case degli uomini e nei templi. Dimenticata piu` non sarai Dea greca del focolare domestico, la primogenita di Crono e di Rea, sorella maggiore di Zeus. termine Pora , primo nome della dea encoria di cui Reitia sarebbe un epiteto: Pora come dea del «passaggio», del «guado», intesa sia in senso proprio, cioè come dea di un elemento - il fiume - sicuramente primario nell'economia del centro urbano, 5 Santuari 1985. forme alternative. Fonte: http://www2.lingue.unibo.it/studi%20celtici/7-Don%C3%A0.pdf, Venne identificata in un secondo momento con Cibale (con la quale condivideva i simboli) e Minerva, dai reperti ritrovati nell’ antico tempio nel veronese si ipotizza che prima fosse dedicato alla Dea Reita. Come ogni dea che si rispetti, Reitia aveva un importante santuario che fu scoperto nel 1880 proprio vicino ad Este (Padova), in un isolotto sul fiume Adige. 27-28; inoltre Jenkins 1957, p. 65-68.; 3 Dal santuario della dea Reitia a Este, attivo forse già dalla fine del VII sec. Quello di Reitia è un culto unico nel suo genere. Dea della fertilità e della rigenerazione, le sue principali sedi di culto erano a Hur, nel Medio Egitto, e ad Abido. e . – affamata, e viene da questa maledetto. Importante anche conoscere sia gli uni sia gli altri, sapendo che nel primo caso veniamo a conoscere quello che “si raccontava”, “si tramandava”, “si credeva”; nel secondo caso invece possiamo disporre d’informazioni vere, reali, concrete. 47-48), ma sperimentando la sua rabbiosa empietà lo maledice: lo chiama due volte «cane» (v. 63: κύον, κύον: il rovesciamento rispetto al τέκυον τέκυον dei vv. Il suo culto è antichissimo e il mito è praticamente dimenticato. Sciagurato, di quanto mangiava, di tanto lo prendeva desiderio di nuovo» (vv. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Nel quadro di quanto si va qui considerando, cantata del Lago Albano: Maggiani 2005a, pp. Dea di Caldevigo, Museo Archeologico di Este, museo atestino, paleo veneti, paleoveneti, Curiosità: alcune fonti, ancora tutte da verificare, raccontano che la Basilica di Sant’Antonio a Padova sorga sopra i resti di un suo antico tempio. I giardini di Villa Barbarigo a Valsanzibio, Villa Papafava dei Carraresi a Frassanelle, Villa Cornaro a Este, Il Cataio a Battaglia Terme e molti altri più o meno importanti nascondono tutti le tracce dell’antica dea. Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. La protagonista è un'amazzone veneta, come tutte noi vorremmo essere, e come molte di noi si sentono nell'anima. I Reti sono un insieme di popoli e tribù accumunati dalla venerazione della dea “ Reitia” da cui deriva il loro nome, dal 500 a.C. abitano la Valle dell’Adige, lavorano il legno, i tessuti, i metalli, le pelli, per la produzione del loro artigianato, rielaborano le conoscenze acquisite attraverso i contatti con gli Etruschi, i … da te ogni cosa nacque. Disco bronzeo ritrovato a Montebelluna ( una delle poche immagini ritrovate attribuite alla Dea Reita) La Chiave di Reitia,ritrovata a Ca' Oddo di Monselice. Un disco degli ZZ Top, un fumetto di Rat-Man e una botte di rum. Potente come Zeus, Reitia era un Odino al femminile. Per Sagaialand Magazine si occupa della sezione travel con chicche e curiosità della Terra delle Meraviglie. Sviluppatosi tra il 7000 e il 3500 a.C., ha fatto parte esclusivamente della zona abitata dal popolo dei Venetkens (i paleoveneti), probabilmente anche per il legame esoterico attribuito all’alfabeto venetico, utilizzato nella composizione di orazioni dedicate alla Dea. Sempre, quando si parla di antiche popolazioni, ci troviamo di fronte ad una serie di dati e documenti che dobbiamo trattare con attenzione ed intelligenza. I reperti finora acquisiti consentono di individuare in Magrè di Schio un centro di culto paleoveneto in onore della dea Reitia che si venerava pure ad Este dove aveva, in epoca pre-romana, almeno tre santuari. Vediamo allora di illustrare con ordi… Sul sentiero di Reitia "Bello, appassionante, intrigante. – NEL TEMPO DELLA DEA: Storia della civiltà fluviale Di Anna Maria Annette Ronchin 69-70, n. 139. può essere utile ricordare che una delle possibili radici individuate per il no- 44 Aubriot-Sévin 1992, pp. Il protagonista maschile è un figo della madonna, che non guasta. Armarsi di molta pazienza , tessera della biblioteca e tanta voglia di leggere di tutto alla ricerca delle sue esili traccie, Bibliografia Qualche traccia resta nei racconti popolari e nelle favole. Disco bronzeo ritrovato a Montebelluna ( una delle poche immagini ritrovate attribuite alla Dea Reita) Immagine di Heket, a destra, da un rilievo del mammisi di Dendera. Per quanto mi riguarda non c’e` stata nessuna chiamata ‘divina’ , la consapevolezza dell’esistenza di questa divinta` e` stata il risultato dello studio scatenato dalla curiosita` legata ad alcuni ritrovamenti archeologici nella zona di Este. Dea dei veneti. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale. Protettrice dei parti , Signora degli Animali Selvaggi, Signora delle Acque e delle Selve, Signora di Magia e Guarigione; veglia sui viaggiatori e sul susseguirsi del tempo e delle stagioni per questo in alcune leggende è descritta come la Tessitrice. LOREDANA CAPUIS. Seconda metà del I sec. Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale. La presenza della chiave, tanto nel disco che nell’inno callimacheo, mi pare soprattutto di grande importanza. Dai frammenti superstiti si può ricostruire un colosso di sei metri circa di altezza, quindi pari a tre volte e mezzo il vero: una … Dea di Caldevigo, V sec a.C. Este. Dea Madre di tutto e di tutti, la femminilità di Reitia era così forte da determinare anche il nome dei fiumi, delle montagne e delle città più importanti, allora sempre declinati al femminile (la Brenta, ad esempio). Pochi sono i reperti che la raffigurano, le testimonianze scritte sono frammentate e dei suoi templi non resta che qualche rovina. Storia e tipologie dei giardini del Parco dei Colli Euganei”, ed. Simboli e immagini di questa divinità. La qualita` che piu` ammiro in questa divinita` e` la saggezza, in tutti i brevi racconti e informazioni sommarie che sono riuscita a trovare Reita era sempre interpellata per sanare i torti. Al suo nome talvolta si aggiunge l’epiteto “Sainate”, che ne evidenzia le caratteristiche di divinità guaritrice. I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. Strabone ritiene che gli abitatori del sito appartenessero alla popolazione degli Euganei, ma oggi gli studiosi sono abbastanza concordi che essi fossero Veneti, fatto attestato dal ritrovamento di oltre 200 laminette votive dedicate al culto della venetica dea Tutto inizia su un isolotto del fiume Adige, antica dimora di Reitia, la dea madre dei Veneti. Ascolta questa tua figlia Quale possa essere il valore simbolico di questo oggetto si può dedurre già solo dal fatto che esso figura nello stemma papale; ma per restare nell’ambito che ci concerne, basterà rilevare che il picchio, secondo alcune leggende popolari, conosce una radice in grado di aprire tutte le serrature, che la chiave, nel folklore, è tutt’ora considerata uno dei rimedi contro la licantropia, e che il primo inno orfico, dedicato ad Ecate, signora della magia e delle metamorfosi, descrive la dea come «notturna amica dei cani» (v. 5), «simile a belva ruggente» (v. 6) e «signora che porta le chiavi di tutto l’universo» (v. 7). Considerando i tratti salienti di Mamma Oca/Berchta mi pare doveroso sottolineare delle corrispondenze con la dea dei Veneti antichi, di cui ancora poco si sa: – La Dea Veneta – Dal Baltico alla Bretagna Di Piero Favero. I due corsi sono autonomi e indipendenti l’uno dall’altro “Narrare e mettere in scena nei luoghi dei Miti” VENERDì MATTINA ore 10.00 – 12.00 Ispirandoci a […] Penso che il recente movimento contro la violenza ostetrica sia molto vicina a Reitia nella sua forma di protettrice dei parti e risanatrice dei torti e dei mali fisici. sia di benedizione. A.C. “Giacea questa mole molto maestosa mezzo miglio e più distante dalla vecchia città a settentrione in perfetta sabbiosa pianura fra il C’era una volta una dea… sulle le tracce di Reitia, l’antica madre... Dea di Caldevigo, statuetta di devota con le braccia aperte nel gesto di preghiera, Dea di Caldevigo - statuetta di devota con le braccia aperte nel gesto di preghiera, Dea di Caldevigo - dettaglio - statuetta di devota con le braccia aperte nel gesto di preghiera, Rilievo del disco bronzeo di Montebelluna, Disegno tratto dal profile Tumblr di Ilaria “Shishitsunari”, 🛰 Una piattaforma online che acquisisce ed elab, ❌Quello che ha ideato il green team di @tedxcort, 🎶 Il Concerto di Capodanno 2021 del @teatrostab, @carloegiorgio, la coppia più longeva della comi, 🖤Addio a Pierre Cardin, il cui nome e lo stile, 📆 Save the date 📅 Sul castello di Magrè, esisteva un tempietto dedicato alla dea cui era sacra tutta la zona boscosa circostante. 2 febbraio 2016 di Millo Bozzolan. Al suo interno era la statua di culto della Dea, anch’essa stante, forse con una cornucopia in mano. Pochi o meglio nulli sono i documenti che narrano le gesta di questa Dea. Visualizza tutti i formati e le edizioni Nascondi altri formati ed edizioni. Disco bronzeo ritrovato a Montebelluna ( una delle poche immagini ritrovate attribuite alla Dea Reita) La Chiave di Reitia,ritrovata a Ca’ Oddo di Monselice.

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