Pervinca. Per quanto possa essere piacevole l’introduzione di personaggi che muovano la trama, questa parte mi è sembrata meno interessante e coinvolgente, più lenta e pesante e dal tenore meno logico e razionale rispetto la prima parte, ciò vale soprattutto il finale che ho trovato deludente. La trama parte in modo davvero avvincente, per carita': allo scoccare della mezzanotte del 31 Dicembre la morte cessa di esistere. Rende la vita ancora più preziosa da un lato ma si dimostra indispensabile per alcune , chiamiamole sovrastrutture, come la religione che entra in crisi in quanto le sue stesse fondamenta si basano sull'esistenza della morte. Ma mai abbiamo visto la morte completata, nella sua rappresentazione, dai tratti caratteriali tipici dell’essere umano, dai tratti che potremmo, quasi, definire nobili. Consigliato! Un romanzo che, al di là del suo stile, invita il lettore a riflettere sulla necessaria dualità vita-morte che è sempre stata presente sul nostro pianeta sin dall’apparizione/creazione dell’essere vivente; osservando attentamente la natura e l’immanente è facile rendersi conto che tutto è in continua trasformazione ancorchè in modo impercettibile; il ciclo nascita-vita-morte è precipuo per l’equilibrio del mondo. Nel sistema a noi conosciuto sarebbe assurdo non morire in quanto provocherebbe un complesso di circostanze che porterebbe alla follia più sfrenata e a un capovolgimento del futuro di non prevedibile catastrofe. IBS.it, da 21 anni la tua libreria online. Ha sempre svolto il suo lavoro uccidendo gli esseri umani, ma solo grazie al violinista si rende conto di non averli mai realmente conosciuti. Se non è poesia questa, ditemelo voi. Nella storia, nel finale della storia e nel modo in cui è scritta. Ho trovato comunque delle parti che possono sembrare un po' prolisse, ma è un libro che dopo averlo letto ti fa dimenticare di ciò. MI 1813088 - Capitale Sociale € 10.000,00 i.v. La scrittura è molto particolare ma andando avanti con la lettura ci si riesce ad abituarsi benissimo a mio parere.. La trama è molto buona, viene trattata la morte in tutte le sue misure e di come essa abbia valore all'interno di una società seppure non abbia un ruolo che di norma viene giudicato come positivo. Si riconferma “Saramago” perché da una situazione totalmente assurda (in questo caso la morte che cessa di esistere, ma anche in Cecità dove un’intera popolazione poco alla volta smette di vedere) riesce a raccontare l’essenza dei comportamenti umani nel bene e nel male e a fronte di un’iniziale situazione imprevedibile la serie di eventi che ne sussegue rende la situazione stessa perfettamente credibile. Ma ormai, come già accennato, sono già trascorsi i due terzi del libro e, nonostante l’intensità delle pagine finali, non è più possibile togliersi di dosso l’impressione che “Le intermittenze della morte” sia più che altro un esercizio di stile, una prova tutto sommato minore nella ragguardevole bibliografia saramaghiana. La morte è la vera protagonista, tutto quello che accade prima della sua entrata in scena è solo un contorno, non ci sono eroi, tutti sbagliano e tutti vengono giudicati dall’autore stesso attraverso la sua voce narrante. Il primo giorno del nuovo anno, così all’improvviso senza nessuna avvisaglia, le persone smettono di morire, tra le prime reazioni sicuramente c’è stupore ma anche gioia tra la popolazione in generale che finalmente ha ottenuto ciò in cui ha sempre sperato, ma poco alla volta non manca anche la costernazione tra politici e religiosi. imprese di Milano Monza Brianza Lodi nr. La morte in cuor suo credeva di aver avuto una buona idea, in quel modo ognuno avrebbe potuto aggiustare le cose per poter morire serenamente. Non si può far altro che levare il cappello e inchinarsi di fronte a tanta intelligenza e capacità descrittiva. Tra i più geniali del Maestro Saramago. Una partenza pirotecnica come in quasi tutti i libri di Saramago che poi si rilassa sul finale. Non mi piace lasciare un libro a metà quindi ho portato la lettura fino alla fine e devo dire che lo svolgimento della storia (e del finale) mi ha permesso di rivalutare questo breve romanzo. «Salvo alcuni rari casi, come quelli dei già citati poveri moribondi dallo sguardo penetrante che l’hanno scorta ai piedi del letto con l’aspetto classico di un fantasma avvolto in lenzuola bianche o, come pare sia successo a proust, nella figura di una donna grassa vestita di nero, la morte è discreta, preferisce non far notare la sua presenza, specialmente se le circostanze la obbligano a uscire per la strada. Tra le innumerevoli domande che si pone l’essere umano sin dai tempi remoti, emerge in maniera mastodontica il perché del senso della vita; una miriade di filosofi, religiosi e, attualmente, opinionisti, nell’accezione più vasta, si sono avvicendati nell’esprimere il proprio pensiero in proposito inducendo, e spesso convincendo, la popolazione sulle risultanze delle proprie personali convinzioni frutto di mero ragionamento su tale massimo sistema altrimenti difficilmente comprensibile. Il fatto, poiché assolutamente contrario alle norme della vita, causò negli spiriti un enorme turbamento, cosa del tutto giustificata, ci basterà ricordare che non si riscontrava notizia nei quaranta volumi della storia universale, sia pur che si trattasse di un solo caso per campione, che fosse mai occorso un fenomeno simile, che trascorresse un giorno intero, con tutte le sue prodighe ventiquattr’ore, fra diurne e notturne, mattutine e vespertine, senza che fosse intervenuto un decesso per malattia, una caduta mortale, un suicidio condotto a buon fine, niente di niente, zero spaccato.” Dopo sette mesi di "tregua unilaterale", con una missiva indirizzata ai mezzi di comunicazione, la morte dichiara di interrompere quel suo "sciopero" e di riprendere il proprio impegno con l'umanità. Sinossi. Suggestivo il brevissimo studio di Chopin, opera 25, numero nove, di 58 secondi, citato nel libro, perché "quello che impressionava l morte era il fatto che le era parso di sentire in quei cinquantotto secondi di musica una trasposizione ritmica e melodica di ogni e qualsivoglia vita umana, normale o straordinaria, per la sua tragica brevità, per la sua intensità disperata, e anche per via di quell'accordo finale che era come un punto di sospensione lasciato nell'aria, nel vago, da qualche parte, come se, irrimediabilmente, fosse rimasto ancora qualcosa da dire.". Buonasera Viaggiatori! Non lo consiglio. Regia di Luca Di Tommaso. Una storia surreale e fantasiosa che parla di temi universali: la morte, l’eternità, l’immortalità, l’amore e la musica. Letto di recente ed apprezzato per gli stimoli alla riflessione che offre. Un esempio è la quasi totale mancanza di punteggiatura, la poca che troviamo viene inserita in modo singolare e anticonvenzionale. A tratti questo libro sembra anche molto ironico Infatti non si percepisce la pesantezza del tema trattato. Scopri la trama e le recensioni presenti su Anobii di Le intermittenze della morte scritto da Jose Saramago, pubblicato da Einaudi in formato Paperback Ma una lettera non riusciva proprio a recapitarla, tornava sempre indietro misteriosamente. IVA IT04121710232. Sconto 15% e Spedizione gratuita per ordini superiori a 25 euro. » Tutti restano al massimo in uno stato di coma permanente. E di che organizzazione si tratta. Poi arriva il dover fare i conti con la realtà, le famiglie sono costrette a prendersi cura di persone la cui vita non ha fatto il suo “naturale” o “innaturale” corso, persone che pur essendo in uno stato terminale non possono e non riescono a morire, le polizze di assicurazione sulla vita diventano prive di significato, le agenzie funebri sono ridotte a organizzare sepolture per cani, gatti, criceti e pappagalli, che ne sarà della fede quando non si ha più paura della morte, quando non ci sarà più la necessità di sperare almeno di continuare a vivere nell’aldilà? Peccato perché la trama è davvero singolare. Nella seconda parte di “Le intermittenze della morte” avremmo modo di conoscere più da vicino la nostra emblematica assassina. Un giorno, però, il direttore della televisione riceve una strana lettera viola, la lettere scritta dalla morte stessa. Le intermittenze della morte (titolo originale As intermitências da morte) è un romanzo scritto da José Saramago nel 2005 e pubblicato in Italia prima da Einaudi e, successivamente, da Feltrinelli con la traduzione di Rita Desti. Ma qualcosa è mutato, non si torna alle condizioni iniziali perché la morte decide, esercitando la sua capacità di amare, che tutte le persone debbano ricevere una lettera di preavviso di 8 giorni. Scritto Da Stefano Pipi il 23 Luglio 2015. Molto interessante anche questo lato del racconto più romantico, il tutto condito dallo splendido stile di Saramago con un utilizzo sublime della punteggiatura e della esposizione dei dialoghi che solo un vero genio letterario come lui può utilizzare senza appesantire la lettura. Geniale, complesso, soprattutto nella prima parte, ma assolutamente da leggere. Verso la fine ho perso un po' interesse vista la direzione in cui stava andando la storia ma la prima parte offre riflessioni che saranno impressa per sempre nella mia mente. Bel libro, scritto con uno stile particolare e godibilissimo. Le intermittenze della morte parte in medias res "E il giorno dopo non morì nessuno" e ci si aspetta, già dalle prime due tre pagine, che Saramago ci vomiti addosso tutta la storia, senza troppi preamboli – vuoi per l'attacco in medias res, vuoi per il suo caratteristico stile: un torrente in piena di parole in cui non si distinguono i dialoghi dal resto della narrazione. In questo piccolo paese (il Portogallo, probabilmente), non muore piu' nessuno, neanche coloro che si trovano coinvolti in incidenti aerei, neanche le vittime di incendio. Poi, un altro bel giorno, come se niente fosse, la morte torna a far visita, e decide di mandare una lettera per avvisare del suo ritorno: la manda a tutti, tagliente, efficace, e se la ricevi sai che in una settimana sai morto. Un paese senza nome, 31 dicembre, scocca la mezzanotte. Ebbene la morte finirà per apprezzare quei piccoli particolari della vita quotidiana che dovrebbero farci apprezzare la vita. Bello mi è molto piaciuto. 28/12/2020 13:55:59. Non so voi che impressione ne riceverete, a me, quest’ultima parte, ha riportato alla mente il film di Wenders, Il cielo sopra Berlino. Ma non è tutto oro, quel che luccica. Eppure qualcosa non va e si comprende che l’essere umano non è mai felice. Le intermittenze della morte è un libro di José Saramago pubblicato da Feltrinelli nella collana Universale economica: acquista su IBS a 9.02€! Uno dei capolavori più belli, veramente. Scrivi una recensione. Informativa sulla garanzia legale di conformità | Le istituzioni che avevano ragione di essere solo in funzione della morte sono le prime ad evidenziare il problema. Sono sicuro che molti, come me, considerano Saramago un genio della narrativa. Un libro bello, originale, snello, piacevole. Richiede una certa concentrazione nella lettura per la mancanza di punteggiatura nei dialoghi. Condizioni d'uso del sito | In sintesi, la storia mi è piaciuto molto, l'ho trovata molto originale e toccante sul finale, ma lo stile di Saramago non fa proprio per me. Scopri la trama e le recensioni presenti su Anobii di Le intermittenze della morte scritto da José Saramago, pubblicato da Feltrinelli in formato eBook Non è proprio così, Noi siamo testimoni attendibili che la morte è uno scheletro avvolto in un lenzuolo, abita in una sala fredda in compagnia di una vecchia e ferruginosa falce che non risponde alle domande, circondata da parti imbiancate lungo le quali sono disposti, fra le ragnatele, un certo numero di schedari dagli enormi cassettoni colmi di cartellini. Consigliato! In generale si crede che la morte, essendo, come qualcuno ama affermare, la faccia di una medaglia di cui dio, dall’altro lato, è la croce, sarà, come lui, per sua stessa natura, invisibile. Non sono solo involucri di carne che hanno una scadenza che lei deve fargli rispettare, sono un Mondo affascinante che non ha ancora esplorato. Il finale poi scontato. “Le intermittenze della morte” è il mio battesimo con Saramago. A partire dalla mezzanotte del 31 dicembre, in un paese non specificato, la gente smette di morie. È un’immagine che stona perché vedere la morte in una posa in cui sembra stia attendendo la persona che ama è un qualcosa che confonde. - A Socio Unico soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di EFFE 2005 Gruppo Feltrinelli S.p.A. 2021 Cynthia Harts Victoriana Wall Calendar, Il visconte che mi amava. Bello ma non quanto cecità. I problemi, però, non tardano ad arrivare: chi doveva morire ora si trova in un perenne limbo, gli anziani aumentano sempre di più, le compagnie d’assicurazione chiudono i battenti, le pompe funebri ripiegano sui funerali degli animali domestici. Purtroppo sin dal principio l'ho trovato difficile da leggere ( a causa dell'assenza di punteggiatura, soprattutto nei discorsi diretti), e quella che sembrava essere una trama stuzzicante ha finito per essere solo assurda e noiosa. È il 31 dicembre di un anno non definito quando, allo scoccare della mezzanotte, per l’essere umano giunge la tanto agognata eternità perché nessuno, semplicemente, muore più. I decessi tornano a riprendere il loro regolare corso, certo, Morte si aspettava una diversa reazione da parte del genere umano vista la geniale e altruistica concessione, ma tutto va bene e scorre regolare fino a quando una delle tante comunicazioni torna ripetutamente indietro. Ironico, satirico e riflessivo. Informativa sui cookie | Per la prima parte 4/5. Di fatto, dopo sette mesi sopraggiunge dal nulla una missiva, una missiva contenuta in una busta viola in cui viene comunicato che, appunto, Morte, è pronta a tornare al lavoro e che a partire dalla mezzanotte della giornata stessa l’essere umano ricomincerà a morire ma con una nuova modalità: i prescelti riceveranno una busta con una lettera del medesimo colore violetto e avranno a loro disposizione otto giorni per poter sistemare gli affari in sospeso, far pace con chi hanno litigato e salutare i vari affetti. Consultare recensioni obiettive e imparziali sui prodotti, fornite dagli utenti. LaFeltrinelli Internet Bookshop S.r.l. Non mancano nemmeno le critiche alla politica che arriva addirittura a patteggiare con la Maphia (chi leggerà capirà). Ben presto gli ospedali si riempiono, i moribondi vengono trasferiti nelle abitazioni in attesa di una dipartita che non arriverà (salvo appoggiarsi alla maphia per essere trasportati fuori dal confine dove Morte – perché il La davanti è un qualcosa di innominabile e ben oltre le nostre aspettative e visioni – al contrario ancora lavora), le case di riposo e di cura non hanno più posto, le assicurazioni sulla vita rischiano il collasso, la chiesta stessa perde la sua ragion d’essere e il Governo non sa come arginare il fenomeno. In una nazione ignota, in un tempo passato a noi sconosciuto, la morte smette di svolgere il suo temuto lavoro. Beh, in effetti anche una vita eterna, vissuta senza alcun contenuto, avrebbe poco valore, no? Geniale a mio avviso il modo di raccontare questo accordo paradossale ma che cela motivazioni molto più realistiche, come l'impossibilità per lo Stato di occuparsi di "cose sporche" agli occhi del popolo ma che si rendono necessarie per cui decide di delegarle alla Maphia, albori di un rapporto che nasce su un definito contorno di ruoli e responsabilità ma che chissà dove potrà mai portare. Avendo apprezzato tantissimo quest'ultimo, devo ammettere di essermi approcciata alla lettura di questo nuovo libro con forti aspettative che, in parte, sono state disattese. Acquistato per caso (dove il caso è la consueta promozione Feltrinelli 2 libri a 9.99), è stata un’insolita quanto piacevole lettura estiva. In questi passaggi si capirà quanto la figura della morte sia simile a Saramago, nel modo di ragionare e di porsi, ovviamente. Vol. Saramango infatti in questo libro utilizza uno stile di scrittura che predilige lunghe e interminabili perifrasi ,con la quasi totale mancanza di punteggiatura, anche nei dialoghi. Inutile dire che è un libro che si legge da solo, a parte il “trauma” iniziale del peculiare stile narrativo di Saramago, si fa presto ad abituarcisi e ad apprezzarlo. Era un violinista, modesto, solitario e dedito alla musica. le intermittenze della morte amazon. Codice di Autoregolamentazione Netcomm | La morte di Saramago è una creatura ultraterrena scheletrica, riservata e donna. Come si può dare a Lui meno di 5 stelle? Qual è tra i desideri più anelati dall’essere umano? Non è un libro di facile lettura. Con il suo inconfondibile humour, Saramago immagina come l’umanità riesca a reagire con opportunismo, praticità e un pizzico di cinismo anche a questa situazione d’emergenza: le compagnie di assicurazione modificano le clausole delle polizze vita inventando la “morte virtuale” a 80 anni, la mafia si getta a capofitto in un nuovo business, l’organizzazione del trasporto a pagamento dei moribondi al di là dei confini nazionali (dove si continua a morire regolarmente), lo Stato chiude un occhio su questi traffici e anzi (dal momento che gli toglie non poche castagne dal fuoco) fornisce alla mafia anche una sorta di supporto logistico. Questo è un libro che merita di essere letto da tutti! Abbiamo il diritto, per noi stessi e per altri, di scegliere tra la vita e la morte? Sicuramente da leggere. E' il romanzo che mi ha fatto scoprire questo scrittore...Bello, al pari del ben più noto "Cecità". Che cosa farà dunque la nostra cara Morte per far fronte a questo inspiegabile intoppo? La prima parte mi ha offerto molti spunti e mi ha offerto un panorama su una visione molto ampia su qualcosa a cui non avevo mai pensato. Ebbene sì, lo ammetto, ho fatto una gran faticaccia ad abituarmi alla scrittura e allo stile di Saramago, un "wall of text" pazzesco con periodi che durano anche una facciata e mezzo. Copyright 2007-2020 © QNetwork - Tutti i diritti sono riservatiP. Nel complesso e' un libro piacevole per i novizi, ma non aspettatevi un capolavoro. Nonostante le frasi interminabili (bellissime, ma che richiedono una certa concentrazione e memoria a breve termine di cui spesso non disponevo per terminare un periodo senza dover tornare indietro a recuperare qualche pezzo) e l’assenza di punteggiatura specifica per i dialoghi, ho apprezzato molto lo stile e la descrizione delle conseguenze e dei successivi risvolti dovuti all’assenza di morte. Le manifestazioni di giubilo cessano tuttavia quando i cittadini si accorgono che l'assenza della Morte e' in realta' una bella gatta da pelare: con il suo classico stile pessimista/inquietante/ angosciante Saramago ci descrive una realtaa' fatta di semi-cadaveri che si ammassano negli ospedali, famiglie esasperate dalla sopravvivenza dei loro cari ormai centenari e tanto, altro ancora. Recensioni Le intermittenze della morte. Serie Bridgerton. Apnee continue! Nei sette mesi che seguiranno si instaurerà un labile equilibrio grazie alla scoperta che, non appena giunte oltre confine, le persone tornano a morire come sarebbe dovuto essere. Questo romanzo, dal forte carattere surreale e fantasioso, ci presenta in modo molto originale la figura della morte come un elemento necessario e vitale per il benessere dell'essere umano e del mondo in cui vive.
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