Se stavamo fermi a scrivere, si insediavano come un esercito – a legioni – sulla superficie bianca dei nostri taccuini, sulle mani, le braccia, le facce, sempre concentrandosi intorno agli occhi e alla bocca, spostandosi da un corpo all’altro, dai molti morti ai pochi vivi, da cadavere a giornalista, con i corpicini verdi, palpitanti di eccitazione quando trovavano carne fresca sulla quale fermarsi a banchettare. Noi avremo un ‘italiano’ come te in meno” — Il Giornale, Vauro: “Rita Dalla Chiesa per il suo attacco chieda scusa ai rom italiani, non a me” — Globalist, MAI PIÙ FASCISMO E NAZISMO — Firma anche tu la proposta di legge popolare contro la propaganda fascista e nazista. Camminammo in lungo e in largo per il campo, trovando ogni volta altri cadaveri, gettati nei fossi, appoggiati ai muri, allineati e uccisi a colpi di mitra. La prima preoccupazione di Foley fu che i miliziani cristiani potessero portargli via il rullino, l’unica prova – per quanto ne sapesse – di quello che era successo. Questa è un’altra Deir Yassin.». Un altro vecchio giaceva davanti a una porta in pigiama, assassinato qualche ora prima mentre cercava di scappare. Per loro non aveva nessuna importanza che quei corpi fossero stati vittime di uno sterminio di massa. La parte posteriore della testa era stata portata via dalla pallottola che le avevano sparato al cervello. Se a Sidone l’odore dei cadaveri era stato nauseante, il fetore di Shatila ci faceva vomitare. 2 novembre 2020 2 novembre 2020 Riccardo Michelucci Lascia un commento. Gli avevano sparato alla schiena mentre erano appoggiati al muro e giacevano lì dov’erano caduti, una scena patetica e terribile. Robert Fisk, morto ieri all’età di 74 anni, era probabilmente il più grande reporter di guerra vivente. Sulla strada principale c’erano altri corpi. Mise à jour Août 2016 . Avevamo una sola certezza: gli israeliani lo sapevano, lo avevano visto accadere, i loro alleati – i falangisti o i miliziani di Haddad – erano stati mandati a Shatila a commettere quello sterminio di massa. Robert Fisk è morto a 74 anni. Cominciò a correre lungo il vicolo. ( Chiudi sessione / Sabra e Shatila 30 anni dopo. Gli assassini – i miliziani cristiani che Israele aveva lasciato entrare nei campi per «spazzare via i terroristi» – se n’erano appena andati. Après avoir circulé dans un incroyable dédale de toutes petites ruelles, où pendent partout des fils électriques, où courent au sol des canalisations d’eau, j’arrive enfin dans un local de trois ou quatre bureaux. Era lì vicino a noi, una bella ragazza distesa sulla schiena. Erano più di una dozzina, giovani con le braccia e le gambe aggrovigliate nell’agonia della morte. Così proseguimmo. Sabra e Shatila: ce lo dissero le mosche. A un tratto qualcuno aveva aperto la porta, improvvisamente come avevamo fatto noi, e gli assassini erano entrati e l’avevano uccisa. Se non sbaglio, le truppe del generale Haddad erano indicate come truppe mercenarie al servizio degli israeliani. 5:32. Sono invece utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Quel muro e il mucchio di cadaveri mi ricordavano qualcosa che avevo già visto. I corpi erano stati sepolti da qualcuno in preda al panico. DIGIUNO PER I MIGRANTI, “CHE TRATTIAMO PEGGIO DEGLI ANIMALI” (video), “Con monsignor Romero Dio ha visitato il Salvador”, Scopri come i tuoi dati vengono elaborati, Famiglia palestinese che vive in una grotta è stata sgomberata dalle autorità israeliane, VIDEO. Fu solo mentre stavamo tornando indietro e passavamo davanti all’entrata di Shatila che Jenkins decise di fermare la macchina. Sì, è stato terribile; lascia capire che un massacro è sempre “terribile” e che nessuna nazione (non esistono i “popoli”: esistono le nazioni) può dirsi innocente della responsabilità di un massacro: noi italiani ne abbiamo compiuti nella “guerra d’Africa”, gli americani… in tante occasioni; i russi ed i tedeschi, sappiamo; i turchi, gli inglesi, i francesi, gli spagnoli, i portoghesi, gli olandesi (Boeri), tra confinanti indesiderati e straccioni, colonie e schiavismo hanno schiacciato un mucchio di gente. Il cingolato era scomparso, anche se sentivo che si spostava sulla strada principale esterna, in direzione degli israeliani che ci stavano ancora osservando. Le donne erano tutte di mezza età ed erano state gettate su un cumulo di rifiuti. Tre bambini piccoli ci chiamarono da un tetto e ci dissero che durante il massacro erano rimasti nascosti. Slimus Bouzid. Provai tanta pena per quella donna. Avvertimi via email alla pubblicazione di un nuovo articolo. Israele è uno stato criminale che esiste con il beneplacido degli inglesi prima e poi degli Stati Uniti. Pensai che Jenkins stesse pregando, ma imprecava di nuovo e borbottava «Dio santo», tra una bestemmia e l’altra. Se gli assassini erano ancora nel campo, avrebbero voluto eliminare i testimoni piuttosto che le prove fotografiche. Par Sabbah. Tre bambini piccoli ci chiamarono da un tetto e ci dissero che durante il massacro erano rimasti nascosti. Sentimmo la presenza di un altro essere umano. Su un polso annerito, un orologio svizzero segnava l’ora esatta e la lancetta dei minuti girava ancora, consumando inutilmente le ultime energie rimaste sul corpo defunto. «Ho trovato altri corpi, quelli di una donna con il suo bambino. Perlopiù giravano intorno alle nostre teste in una nuvola grigia, in attesa che assumessimo la generosa immobilità dei morti. Quando si erano accorti che stavano massacrando il loro popolo? Alcune donne in lacrime ci gridarono che i loro uomini erano stati uccisi. 16-18 settembre 1982 - Sabra e Shatila: "Ce lo dissero le mosche" Il massacro di Sabra e Shatila fu l'eccidio, compiuto dalle Falangi libanesi e dall'Esercito del Libano del Sud, con la complicità dell'esercito israeliano, di un numero di civili compreso fra 762 e 3.500, prevalentemente palestinesi e sciiti libanesi. Selon les estimations, il fit entre 460 et 3 500 victimes. “Furono le mosche a farcelo capire. ( Chiudi sessione / Pensai che fosse il suo modo di controllare la nausea provocata da quel terribile fetore. Un taglio sulla gola con il coltello significava che l’uomo era un terrorista da giustiziare immediatamente. Parlammo molto poco perché le mosche si avventavano infallibilmente sulle nostre bocche. Relevant les anciennes médiations politiques et religieuses, le vaste champ de l’art et de la littérature jette une lumière nouvelle sur les événements qui ont enténébré les camps de réfugiés palestiniens de Sabra et Chatila en septembre 1982. Jenkins capì subito che il ministro della Difesa israeliano avrebbe dovuto assumersi una parte della responsabilità di quell’orrore. Era stato uno sterminio di massa, un’atrocità, un episodio – con quanta facilità usavamo la parola «episodio» in Libano – che andava ben oltre quella che in altre circostanze gli israeliani avrebbero definito una strage terroristica. Erano dappertutto, nelle strade, nei vicoli, nei cortili e nelle stanze distrutte, sotto i mattoni crollati e sui cumuli di spazzatura. In fondo a un vicolo sulla nostra destra, a non più di cinquanta metri dall’entrata, trovammo un cumulo di cadaveri. Ed abbiamo detto solo dell’Occidente nostrano. I pazienti di un ospedale palestinese erano scomparsi dopo che i miliziani avevano ordinato ai medici di andarsene. http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=34791&typeb=0&Sabra-e-Shatila–Ce-lo-dissero-le-mosche, TRIESTE E LA ROTTA BALCANICA CHE METTE IN CRISI L’EUROPA, L’iniziativa. Vidéos à découvrir. Le mosche si sarebbero comportate nello stesso modo con un qualsiasi cadavere non sepolto. You have entered an incorrect email address! Alcuni nascosti da altri. 2 novembre 2020 2 novembre 2020 Riccardo Michelucci Lascia un commento. il y a 14 ans | 3.2K vues. Una strage rimasta impunita raccontata da Robert Fisk, uno dei primi giornalisti ad entrare dopo il massacro. Trovammo anche alcuni cavalli morti, tre grossi stalloni bianchi che erano stati uccisi con una scarica di mitra davanti a una casupola, uno di questi aveva uno zoccolo appoggiato al muro, forse aveva cercato di saltare per mettersi in salvo mentre i miliziani gli sparavano. Les milices chrétiennes des Phalangistes avaient reçu pour mission de l'armée israélienne, qui encerclait la zone, d'extraire de Sabra et de Chatila les combattants palestiniens de l'Org… Tutto quello che avevamo visto era un soldato libanese che inseguiva un ladro d’auto in una strada. Inserisci il tuo indirizzo e-mail per seguire questo blog e ricevere le notifiche per i nuovi articoli via e-mail. Il sito di BoccheScucite non utilizza alcun cookie di profilazione. Jenkins sentì Tveit urlare da dietro una catasta di cadaveri e lo persi di vista. Con tag:1982,beirut,fisk,guerra,libano,massacro,palestina,Sabra e Shatila,sharon, che cosa posso dire??? Non erano stati derubati. Uno era stato castrato, i pantaloni erano strappati sul davanti e un esercito di mosche banchettava sul suo intestino dilaniato. Reportage consacré au massacre qui a eu lieu aux abords de Beyrouth, au Liban, où des hommes en armes ont attaqué deux camps de réfugiés palestiniens, Sabra et Chatila, tuant hommes, femmes et enfants. Probabilmente quando aveva sentito sparare nel campo era andata a nascondersi in casa. Continuavamo a perderci di vista dietro i cumuli di cadaveri. Solo più tardi mi sarei reso conto di quanto assomigliassero alle vecchie fotografie scattate nell’Europa occupata durante la Seconda guerra mondiale. Gli assassini se n’erano appena andati. Ma quei civili, a centinaia, erano tutti disarmati. Una strage rimasta impunita. Vidi la testa di un uomo, il seno nudo di una donna, il piede di un bambino. Jenkins, Tveit e io eravamo talmente sopraffatti da ciò che avevamo trovato a Shatila che all’inizio non riuscivamo neanche a renderci conto di quanto fossimo sconvolti. Avevo fatto tante interviste in quelle casupole alla fine degli anni settanta. Tre bambini piccoli ci chiamarono da un tetto e ci dissero che durante il massacro erano rimasti nascosti. Dalla cima di un grattacielo a ovest – il secondo palazzo del viale Camille Chamoun – li vedevamo che ci scrutavano con i loro binocoli da campo, spostandoli a destra e a sinistra sulle strade coperte di cadaveri, con le lenti che a volte brillavano al sole, mentre il loro sguardo si muoveva attraverso il campo. Ce que l’art vient faire dans l’histoire. Oknotizie su Reddit è la naturale prosecuzione del … Una pallottola o un coltello gliel’avevano portata via, quello che restava era un nido di mosche. Berlusconi positivo al Covid — Le vignette di Vauro, Governo Draghi, tutte le prime vignette di Vauro — FOTOGALLERY, Rita Dalla Chiesa non risparmia Vauro: “Cambia nazionalità. Era viscida e calda e mi rimase appiccicata alla mano. di Robert Fisk – settembre 1982. Erano milioni e il loro ronzio era eloquente quasi quanto l’odore. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Twitter. Seguimmo quelle orme fino a quando non arrivammo a un centinaio di metri quadrati di terra appena arata. Per questo motivo ci tenevamo sopra un fazzoletto, poi ci coprimmo anche il naso perché le mosche si spostavano su tutta la faccia. Dov’erano gli assassini? “Furono le mosche a farcelo capire. Sabra e Shatila, 16-17-18 settembre 1982. Fu inseguendo le mosche che scoprimmo così le fosse comuni irachene, i massacri seminascosti dei Balcani, del Medio Oriente e … C’erano neonati – tutti anneriti perché erano stati uccisi più di ventiquattro ore prima e i loro corpicini erano già in stato di decomposizione – gettati sui cumuli di rifiuti accanto alle scatolette delle razioni dell’esercito americano, alle attrezzature mediche israeliane e alle bottiglie di whisky vuote. Los chicos de Sabra y Chatila-Children of Sabra-Shatila. Ma l’odore era terrificante e ai miei piedi c’era un volto al quale mancava metà bocca, che mi fissava. C’erano bossoli sparsi a terra sulla strada principale. Il y a un autre anniversaire significatif cette semaine, mais celui-ci n’attire pas la même attention que les commémorations du 11 septembre. Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. A un certo punto, guardai con attenzione la donna con la bambina perché mi sembrava quasi che si fosse mossa, che avesse assunto una posizione diversa. Erano milioni e il loro ronzio era eloquente quasi quanto l’odore. Modifica ), Mandami una notifica per nuovi articoli via e-mail. In ogni corridoio tra le macerie trovavamo nuovi cadaveri. Signaler. À suivre. Sabra e Shatila 30 anni dopo. Robert Fisk, morto ieri all’età di 74 anni, era probabilmente il più grande reporter di guerra vivente. orrore,pietà,rabbia, si rabbia perché nessun politico occidentale NESSUNO ha mosso un dito per accusare israele e i falangisti,fascisti “cristiani”. Era sdraiata lì come se stesse prendendo il sole, il sangue ancora umido le scendeva lungo la schiena. Sempre secondo la rivista Epoca. Massacro di Sabra e Shatila: “Ce lo dissero le mosche…”. Nessuno avrebbe mai conosciuto la loro storia. Un’altra bambina era stesa sulla strada come una bambola gettata via, con il vestitino bianco macchiato di fango e polvere. Sono passati 35 anni da questo massacro e non mi risulta che un giornale italiano lo abbia ricordato. Grosse come mosconi, all’inizio ci coprirono completamente, ignare della differenza tra vivi e … Continua Quando gli assassini avevano fatto irruzione, probabilmente stava ancora stendendo il bucato della sua famiglia. Anzi, quando sollevai lo sguardo vidi il bulldozer – con il posto di guida vuoto – parcheggiato con aria colpevole in fondo alla strada. Senza dubbio, doveva essere stato così anche nei caldi pomeriggi durante la Peste nera. Mentre giravamo per le strade, l’unica cosa che riusciva a dire era «Cristo santo!». Il massacro...→. Non poteva sapere quello che era successo. Un diplomatico norvegese – un collega di Ane-Karina Arveson – aveva percorso quella strada qualche ora prima e aveva visto un bulldozer con una decina di corpi nella pala, braccia e gambe che penzolavano fuori dalla cassa. Era il più grave atto di terrorismo – il più grande per dimensioni e durata, commesso da persone che potevano vedere e toccare gli innocenti che stavano uccidendo – della storia recente del Medio Oriente. In ogni vicolo c’erano cadaveri – donne, giovani, nonni e neonati – stesi uno accanto all’altro, in quantità assurda e terribile, dove erano stati accoltellati o uccisi con i mitra. Fu svegliato da un insolito silenzio e dalle mosche. Vi proponiamo l’articolo che scrisse Robert Fisk uno dei primi giornalisti ad entrare nei campi palestinesi dopo il massacro. Quando ormai ero arrivato quasi in cima persi l’equilibrio e per non cadere mi aggrappai a una pietra rosso scuro che sbucava dal terreno. At-Tuwani: i Bambini Palestinesi devono aspettare l’esercito Israeliano…. Vi proponiamo l’articolo che scrisse Robert Fisk uno dei primi giornalisti ad entrare nei campi palestinesi dopo il massacro. I nomi di Sharon, che diventerà poi primo ministro d’Israele, come del generale Haddad ( morirà qualche tempo dopo di leucemia), furono indicati come i principali responsabili. Mme Balkis, la quarant… «Andiamocene via di qui» disse, e ce ne andammo. Avremmo potuto accettare di trovare le tracce di qualche omicidio, una dozzina di persone uccise nel fervore della battaglia; ma nelle case c’erano donne stese con le gonne sollevate fino alla vita e le gambe aperte, bambini con la gola squarciata, file di ragazzi ai quali avevano sparato alle spalle dopo averli allineati lungo un muro. Chiaramente quel lavoro era stato controllato – osservato attentamente – dagli israeliani, dagli stessi soldati che guardavano noi con i binocoli da campo. Alcuni avevano cicatrici nere o rosso vivo sul lato sinistro del collo. E quando era caduta, le mollette che teneva in mano erano finite a terra formando un piccolo cerchio di legno attorno al suo capo. Sabra e Shatila: “Ce lo dissero le mosche…” 17 September 2012 notwnadmin 0 Comments 1982, Ariel Sharon, Beirut, Crimes, Israeli, Lebanon, Palestinians, Robert Fisk, Sabra, sabra e shatila, Shatila.
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