sport femminile in italia

A questo proposito si può osservare come le attività sportive e di educazione fisica sono tuttora fortemente differenziate per genere nei programmi scolastici della maggioranza dei paesi occidentali. feminile) agg. Con la svolta costruttivista, soprattutto a partire dalla metà degli anni Ottanta, la precedente distinzione sesso/genere è stata sottoposta a critica e si è cominciato a definire il genere non come la rappresentazione culturale di un dato biologico, ma come quel processo culturale che produce in un corpo la possibilità di realizzarsi in due sessi distinti. Voy, Champaign (IL), Human Kinetics Books, 1988. Laddove i tradizionali ruoli maschili sono in crisi, lo sport, soprattutto se competitivo e carico di simboli di aggressività e violenza, può essere considerato, sia dagli atleti sia dagli spettatori, l'ultimo importante bastione del potere maschile contro l'ascesa delle donne e la femminilizzazione della società. P. Bourdieu, Sport and social class, "Social Science Information", 1978, 17, pp. Il match che metterà in palio il primo trofeo della stagione sarà trasmesso, domenica 10 gennaio, alle ore 12.30 su Sky Sport Uno, Sky Sport Serie A e Sky Sport 257. Solo nella fascia d'età degli ultrasessantenni, le donne sono più sedentarie dei coetanei, testimoniando un chiaro effetto di generazione. Una critica femminista, in Sociologia dello sport, a cura di A. Roversi, G. Triani, Roma, Esi, 1995. Dopo la maggiore età, la percentuale di ragazze che si dedica regolarmente allo sport si stabilizza al 31,9%. Soc. Nuoto 3. R. Gruneau, Class, sports and social development, Amherst, University of Massachusetts Press, 1983. Lo sport può essere cioè utilizzato, come una sorta di arena metaforica, per resistere alle forme di potere simbolico e diventare un vero e proprio campo di battaglia in cui vengono riscritte le classificazioni che fissano le gerarchie sociali. Consigli per la casa / Economia domestica, Progetto di vita: relazioni con se stessi e altri, Assicurazione contro gli infortuni domestici, Associazione Federcasalinghe - Obiettivo Famiglia, Sport all’aperto: i benefici del mantenersi in forma, Donne e sport: una storia ancora da scrivere, Risparmio energetico in casa: consigli e soluzioni, La Stella di Natale, come curarla e farla rifiorire. Critical feminist perspectives 1990), evidenziando l'intreccio del genere con la dimensione della sessualità. Maschilità egemone e femminilità tradizionale si implicano a vicenda: le immagini di forza, aggressività, muscolarità e attività che lo sport contribuisce a legare al corpo maschile, risultano convincenti solo se possono opporsi a un'identità femminile associata a immagini di relativa fragilità, gentilezza e grazia. J. McKay, M.A. Messner e D. Sabo sono passati dal prendere in considerazione e analizzare la pratica sportiva relativamente alle sole esperienze maschili, al riconoscimento del ruolo delle donne nello sport e della necessità dunque di dedicare loro uno spazio specifico, concentrandosi spesso solo sugli sport al femminile e riconoscendo che occorre andare oltre le differenze tra uomini e donne, occupandosi invece delle relazioni di potere che strutturano le definizioni stesse di maschilità e femminilità. Un evento di grande impatto simbolico è, nel 1967, la partecipazione di Katherine Switzer alla Maratona di Boston: sino ad allora le donne erano escluse da questa gara, considerata un'attività troppo faticosa. Poiché l'attività sportiva al femminile ha più di quella maschile questo carattere di classe media, le politiche per la diffusione dello sport fra le donne devono essere più specificamente indirizzate a colmare non solo la differenza di genere ma anche quella di classe sociale. Pallavolo 2. Al contrario N. Theberge (1997) in uno studio sull'hockey femminile nota che questo sport, pur segnando l'ingresso delle donne in un ambito eminentemente maschile, in ultima analisi rafforza la distinzione fra uomini e donne poiché il parametro di riferimento rimane la variante maschile; se dunque da un lato uno sport di grande fisicità e aggressivo come l'hockey ha aperto le porte alle donne, dall'altro esso viene concepito come una versione minore di quella maschile, costruita mediante misurate deroghe alle sue regole (riduzione dei tempi, delle distanze, e soprattutto, nel caso specifico, delle possibilità di contatto fra le giocatrici), ribadendo in sostanza una concezione del corpo femminile come diverso ma anche e soprattutto più debole rispetto al corpo maschile. P. Vertinsky, The eternally wounded woman: women, exercise and doctors in late nineteenth century, Manchester, Manchester University Press, 1990. Il servizio Diretta Serie A Femminile 2020/2021 è in tempo reale e si aggiorna dal vivo. ... tutte le dirette di sport. Più in generale, sin dal suo emergere il pensiero femminista ha concepito il corpo femminile come uno dei luoghi chiave dell'oppressione subita dalla donna. 200-13. L'idea che le donne raffinate pratichino attività altrettanto raffinate ha quindi l'effetto di proteggere le prime sportive dall'infrangere i confini simbolici della femminilità e, allo stesso tempo, contribuisce a riprodurre la distinzione di classe che sottolinea la volgarità dei passatempi più popolari (Cahn 1994). P. Ferrara, L'Italia in palestra. In particolare, oggi sono 6 milioni quelle che vi si dedicano con costanza – più di una volta alla settimana -, ovvero il 25,5% in più rispetto al 2008. 1° Classificato Categoria No Profit sezione Sito Web e Social Media. ● Le origini del tennis risalgono al Medioevo. Mangan, J. McKay, M.A. Così nel racconto dell'evento sportivo, spesso si è insistito più sull'aspetto fisico dell'atleta donna piuttosto che sulla sua prestazione. Molte di queste analisi condotte sulla costruzione sociale del genere suggeriscono che gli uomini e le donne si trovano a subire una forte pressione sociale che li spinge a mantenere un'apparenza conforme ai concetti egemonici e dominanti. Vicende e storie analoghe segnano lo sviluppo e la diffusione tra le donne del tennis, del golf e del nuoto (Guttmann 1991). Verso la fine dell'Ottocento, per es., vi è in Inghilterra una vera e propria esplosione non solo di cliniche e terme ma anche di palestre rivolte alle donne di classe media dove, accanto a massaggi e diete, si possono praticare alcune forme di ginnastica medica (Duffin 1978). Un abbraccio che entrerà nella storia. A. Guttman, From ritual to record: the nature of modern sports, New York, Columbia University Press, 1978. J. Sugden, A. Tomlinson, London, Routledge, 2002. Il calcio femminile in Italia visto da Milena Bertolini allenatrice Brescia Calcio Femminile. Anche nel caso della storia dello sport femminile però si registrano marcate differenze tra classi sociali, per certi versi analoghe a quelle che strutturano la storia dello sport maschile. Sebbene in Italia già nel 1878 la legge De Santis rendesse obbligatorio l'insegnamento nelle scuole della "ginnastica educativa" anche alle ragazze, è con l'avvento del regime fascista che il connubio donna e sport diventa rilevante. La donna sportiva è ammirata e appoggiata da alcuni intellettuali fascisti che Critical feminist perspectives, ed. E. Green, S. Hebron, D. Woodward, Women's leisure, what leisure, London, Macmillan, 1990. Durante la Seconda guerra mondiale le donne devono spesso assumere ruoli precedentemente riservati solo agli uomini ‒ nella sfera sportiva rimane celebre l'esperienza del baseball femminile che raggiunge un'immensa, anche se breve, popolarità (Cahn 1994) ‒ma è soprattutto dopo gli anni Sessanta e grazie al movimento femminista che lo sport femminile si consolida e dà segnali di grande ascesa. A study of women and leisure, Milton Keynes, Open University Press, 1986. Klein, G. Pfister, Goldmaedel, Rennmiezen und Turnkuken, Berlin, Bartels und Wernitz, 1985. Oltre i risultati Serie A Femminile 2020/2021 puoi seguire 5000+ competizioni su 25+ sport del mondo su Diretta.it. Hanson, R.S. Le immagini fotografiche delle atlete le mostravano sorridenti e sessualmente attraenti sottolineando spesso attributi convenzionalmente femminili come i capelli lunghi, laddove gli uomini venivano ripresi in momenti di fatica o in gesti atletici estremi che mettevano in risalto la muscolatura. Nonostante queste evidenti differenze, per molto tempo le scienze sociali non si sono interrogate sulle disuguaglianze di genere in relazione alla pratica sportiva. Per le specifiche caratteristiche corporee, legate in modo particolare al loro ruolo nella riproduzione umana, e quindi alla gestazione e all'allattamento, le donne sono state considerate inadatte alle attività fisiche che richiedono un certo impegno. Il regime fascista rimane comunque tendenzialmente ostile alle competizioni atletiche femminili in pubblico: alle Olimpiadi di Los Angeles del 1932, anche per l'opposizione di papa Pio XI, nella squadra nazionale italiana non figurano donne, laddove il team maschile miete numerosi e significativi successi. Le ragioni non vanno ricercate solo in campo estetico o di benessere generale, ma chiamano in causa anche l’attenzione alla prevenzione. In tutti i paesi occidentali i maschi si orientano verso sport che consentono loro di confrontarsi con gli altri, di appartenere a un gruppo e di ottenere prestazioni eclatanti; le donne invece preferiscono sport meno aggressivi. Molti sport, sia di squadra, come il rugby o il calcio, sia individuali, come l'atletica leggera, si sono andati differenziando dalle attività fisiche popolari nelle scuole riservate alle élite borghesi, dove hanno spesso avuto la funzione di forgiare il carattere dei futuri leader politici ed economici, educandoli a un'etica del fair play tra eguali, del governo di sé e del comando e promuovendo valori come la competizione, la forza e l'aggressività (Bourdieu 1978; Elias e Dunning 1986; Defrance 1995). McCrone, Playing the game. Sport, chiamato anche volley, che si svolge tra due squadre di 6 giocatori ciascuna. A critical sociology of sport, ed. Lo sviluppo delle attività sportive fra le donne è del resto in larga misura facilitato dal graduale mutamento della moda, che ne viene a sua volta influenzata, per cui cominciano a modificarsi le fogge degli abiti femminili. Fitness, yoga, pilates ed esercizi di postura sono popolari sia per la possibilità di parteciparvi in fasce orarie diverse, sia per il fatto di risultare efficaci a ogni età. La cura del corpo e la ricerca del benessere psicofisico sono infatti motivazioni assai importanti per le donne e, in generale, per gli sportivi che hanno superato i trent'anni: in questo caso l'esercizio fisico sembra configurarsi come un investimento per il futuro e si scelgono spesso le attività che promettono il massimo dei benefici nel minor tempo possibile (IREF 1995). A questi dati vanno aggiunti quelli forniti dal CONI (1998) in relazione all'attività fisica non competitiva e blanda. In generale, le forme di ginnastica che si sviluppano nell'Ottocento, sia in Europa sia negli Stati Uniti, tendono ad accrescere l'utilità del corpo, a migliorarne l'igiene, nel tentativo di temprare la morale pubblica e di forgiare cittadini migliori. Secondo il report annuale redatto dal Censis (Centro Studi Investimenti Sociali), le donne che in Italia praticano sport sono complessivamente quasi 18 milioni, ovvero il 60% del totale delle donne italiane e il 48% di tutti gli sportivi della nostra nazione. Devi solo cliccare sul nome dello sport nel menu in alto o sul nome della nazione a sinistra e selezionare la competizione scelta. R. Hubbard, The politics of women's biology, New Brunswick, Rutgers University Press, 1990. Anche volendo sposare il primo punto di vista occorre peraltro rilevare che non tutti gli stereotipi di genere possono essere sottoscritti: le differenze fisiologiche tra uomini e donne, in effetti, non sempre sono a favore dei primi. Prendere in considerazione la dimensione del genere nell'universo sportivo significa occuparsi non solo di come uomini e donne si distribuiscano al suo interno ‒ e quindi di quante e quali attività sportive pratichino ‒ ma anche del modo in cui la differenza di partecipazione contribuisca a consolidare differenti visioni del maschile e del femminile. D. Eder, S. Parker, The cultural production and reproduction of gender. D.L. Allo stesso tempo, i corpi, sia quello femminile sia quello maschile, sono apparsi come un terreno di lotta e di potere, non solo perché si è visto quanto essi fossero vincolati dalle regole morali e modellati dagli imperativi produttivi o sportivi, ma anche perché la loro 'naturalità', così come era stata fissata dal discorso medico dominante, a sua volta filtrato nei discorsi e nelle pratiche della medicina sportiva, è stata ricondotta a pretese di verità che riflettono differenze e gerarchie di potere. In particolare, rispetto all'intento agonistico è cresciuta la domanda di sport volta al benessere fisico e al mantenimento della funzionalità corporea. Durante il fascismo, per es., viene istituita l'Opera Nazionale Balilla che arriva a esercitare un vero e proprio monopolio sulle attività ginnico-sportive. 1. Fra gli sport più praticati dalle donne vi sono: 1. Scene da un oratorio qualunque in un’Italia che sta cambiando, anche nello sport. Scendendo nel dettaglio della recente statistica elaborata dal Censis, risulta che a differenza di quanto avviene nel mondo maschile, nel contesto femminile il calcio è ancora poco diffuso. Le prime femministe-socialiste cercavano di controbilanciare l'insensibilità al genere di gran parte della scienza sociale classica mostrando le connessioni fra capitalismo e patriarcato, analizzando cioè la divisione sessuale del lavoro e le ideologie che sottostanno al confinamento della donna nella sfera domestica. Lo sport è un hobby spesso considerato prerogativa prevalentemente maschile. Le tecniche di respirazione e di rilassamento che vengono praticate durante queste attività, infatti, sono in grado di allentare i blocchi fisici e quelli emotivi. È così fiorita la critica alle dicotomie cultura/natura, mente/corpo, genere/sesso, maschio/femmina (Butler 1997) e la natura è parsa essa stessa come qualcosa di simbolicamente costruito ‒ di mediato dai simboli e dai segni che utilizziamo per definirla, descriverla e spiegarla ‒ e allo stesso tempo come qualcosa di cui simbolicamente ci serviamo per ordinare la nostra esperienza (Haraway 1995). B. Wheaton, Babes on the beach, women in surf: researching gender, power and difference in the windsurfing culture, in Power games… op. Se le donne sportive possono suscitare dubbi sulla propria femminilità ed eterosessualità per via dei loro atteggiamenti aggressivi, anche se questi sono richiesti dalla disciplina praticata, gli atleti maschi, mostrandosi aggressivi, possono invece tener lontano lo spettro dell'omosessualità che sempre incombe in ambiti, come lo sport, dove i due sessi sono tendenzialmente segregati.riferimenti bibliografici. Negli Stati Uniti, per es., la legge federale che dal 1979 vieta la discriminazione basata sul sesso, in ogni programma o attività, a tutte le istituzioni educative che beneficiano di fondi federali, ha avuto una notevole importanza non solo nell'incentivare lo sport femminile nel paese, ma anche nell'ispirare le politiche antidiscriminatorie adottate in Gran Bretagna e in altri paesi europei negli anni Ottanta (Hargreaves 1994; Shinabargar 1995). Dominatrice in Italia, lontanissima dalle prime in Europa, anzi addirittura dietro a una squadra che è dovuta ripartire dalle serie inferiori e che da tre anni non gioca più in campo internazionale. Numerosi studi condotti in vari paesi occidentali hanno messo a fuoco la relazione tra tassi di partecipazione all'attività sportiva e disponibilità di risorse. In generale le donne partecipano maggiormente ad attività non competitive che possono, eventualmente, essere svolte con altri membri della famiglia che non ad attività competitive e, soprattutto, a sport di contatto. 15-31. B. Wheaton, A. Tomlinson, The changing gender order in sport? la tennista Billie Jean King sia con le sue numerose vittorie sia con le sue iniziative per lo sviluppo di una coscienza sportiva femminile e il consolidamento di organizzazioni internazionali di promozione dello sport fra le donne (Festle 1996) ‒ si assiste a un rapido cambiamento di orientamento: già nei primi anni Settanta oltre un quinto delle liceali americane dichiara che vorrebbe essere ricordata per i propri successi sportivi e nello stesso periodo diversi studi mostrano che, non solo fra i ragazzi, ma anche fra le ragazze, praticare attività fisica e sportiva favorisce popolarità e successo sociale (Guttmann 1991). Ma lo sport più amato e praticato dalle sportive è la pallavolo, che conquista il primo posto della classifica: su 331.843 atleti il 77% sono donne. È il caso, per es., di alcune specialità dell'atletica pesante (peso, disco, giavellotto), benché … Discipline come yoga e pilates riattivano il tono muscolare e correggono la postura, svolgendo un’azione benefica anche a livello mentale. CENSIS, Lo sport in movimento. sport femminile: per la prima volta dopo la rivoluzione islamica del 1979 una donna fa parte della rappresentativa iraniana. Atletica leggera 8. La diffusione della bicicletta a partire dall'ultimo scorcio dell'Ottocento, per es., si configura sia come un simbolo delle richieste di libertà delle donne sia come un'occasione per legittimare abiti meno formali, meno decorativi e più funzionali al movimento. Ovviamente questi orientamenti rispetto allo sport operano anche nei confronti dei maschi, e quindi in qualche modo mediano e limitano la partecipazione maschile: nello stesso studio i ragazzi che fanno sport dichiaratamente maschili come il rugby risultano popolari sia fra le ragazze sia fra compagni coetanei, sportivi o meno. Le opere più recenti tendenzialmente affrontano la questione del corpo in modo più diretto, tematizzando la costruzione sociale del femminile (Piccone Stella-Saraceno 1996), esaminando le prassi minute e ordinarie che confinano le donne a una vita incentrata o, comunque, fortemente improntata, sulla cura e l'abbellimento del corpo (Bordo 1997). Tale sistema tuttavia può andare in crisi. Un buon numero di italiani sembra dunque ormai coinvolto nel fare moto. Negli ultimi anni la risonanza dei campionati di calcio giocati da donne ha, infatti, permesso a molte giovani di affacciarsi a uno sport che per anni è stato praticato quasi esclusivamente dagli uomini. 121-37. Già a fine agosto la Nazionale giocherà la prima partita di qualificazione agli Europei, e il campionato di Serie A ricomincerà il … Nixon, Gender, sport and aggressive behaviour outside sport, "Journal of Sport and Social Issues" 1997, 21, 4, pp. In tal modo, il primo femminismo naturalizzava il sesso come differenza biologica data, destoricizzata. Mangan, London, Frank Cass, 2000. M.A. Le donne, secondo il medesimo rapporto, sembrerebbero ricorrere a impianti sportivi a pagamento molto più degli uomini (81,3% contro il 59,7%); gli uomini rivelerebbero maggiore propensione per gli sport all'aria aperta, utilizzando più delle donne anche spazi privi di impianti (17,9% contro il 6,3%). Nella costruzione del genere attraverso lo sport gioca un ruolo importante il diverso rapporto che uomini e donne intrattengono culturalmente con la competitività, l'aggressività e la violenza (Masculinities, gender relations and sport 2000). S. Bordo, Il peso del corpo, Milano, Feltrinelli, 1997. B. Jewell, Sports and games. Favorisce, infine, la socializzazione e il rispetto di ruoli e regole. Le azzurre restano in corsa per la qualificazione diretta: buon 0-0 a Viborg contro le vicecampionesse in carica Uno studio svolto dallo Sports Council britannico, per es., ha mostrato che problemi di trasporto, di orario e di costo sono fra i principali deterrenti alla partecipazione femminile allo sport e ha raccomandato l'offerta di attività rivolte solo alle donne, a costi contenuti, in un ambiente sicuro e non intimidatorio, magari fornendo alle madri la possibilità di praticare sport con i propri bambini o di usufruire di un servizio di baby sitting (Hargreaves 1994; IREF 1994). Ancora negli anni Ottanta prendendo in esame gli articoli pubblicati su Bild, il quotidiano tedesco più diffuso, M.L. ISTAT, La pratica sportiva, in Indagine multiscopo sulle famiglie 1987-91, 6° vol., Roma, ISTAT, 1994. Id., Women's sports. Non è quindi facile violare i confini culturali del genere e in particolare sfidare l'immagine egemonica della femminilità e della maschilità (Connell 1987). Ultime News aggiornate sul calcio femminile. Al perpetuarsi degli stereotipi di genere nello sport contribuisce il modo in cui esso viene presentato nei media. Indubbiamente all'interno della sfera sportiva, nelle diverse strutture, nei club che organizzano attività agonistiche e non, si è a lungo annidato un certo sessismo: persino negli Stati Uniti, dove pure tanto si è fatto per promuovere lo sport femminile, ancora a metà degli anni Settanta, un celebre allenatore di football poteva liquidare lo sport femminile come foriero di omosessualità cui opporsi con risolutezza (Shinabargar 1995). Così, studiosi come S.K. CONI, Bilanci e prospettive dello sport italiano, Roma, Romana Editrice, 1998. Messner, Sports and male domination, "Sociology of Sport Journal", 1988, 5, pp.197-211. L'Italia femminile di slalom, "orfana" di Bassino e Brignone che saggiamente hanno deciso di saltare Zagabria (e probabilmente anche Flachau, come da copione per le gare "singole" tra i rapid gates, cioè non accoppiate al gigante) sta preparando il prossimo appuntamento in Coppa del Mondo in quel d la vela), in cui non esistono categorie distinte per genere, e gli atleti maschi e gli sport maschili sono tuttora al vertice delle gerarchie che strutturano il campo sportivo. Inizialmente il pensiero femminista distingueva il genere dal sesso, riferendo il primo alle differenze di ordine simbolico sovrapposte alle differenze biologiche derivanti dal secondo. Analogamente negli studi sullo sport e sulla storia dello sport si è teso sempre più a mostrare come le differenze 'naturali' fra uomini e donne siano in realtà state iscritte nei corpi anche mediante la pratica sportiva, attraverso, per es., la canonizzazione di regole differenti per le versioni femminili degli sport più tradizionalmente maschili e lo sviluppo di attività sportive femminili, tese a sottolineare e a riprodurre caratteristiche fisiche più tipicamente associate alla femminilità, come grazia, armoniosità dei movimenti, leggerezza ecc. 5-18. 191-218. Understanding body dissatisfaction in men, women and children, London, Routledge, 1999. Poiché il corpo è il più evidente simbolo della differenza tra uomini e donne e lo sport è un'arena in cui esso viene messo in gioco in modo specifico, lo sviluppo dell'attività sportiva fra le donne è indubbiamente un importante segnale di emancipazione femminile. Occorre però aspettare il 1912, per vedere, fra non poche rimostranze, il nuoto femminile fare il proprio ingresso in ambito olimpico. Tale divario è successivamente diminuito ma non si è ancora colmato: la rilevazione sulla pratica sportiva, svolta dall'ISTAT nel dicembre del 2000 nell'ambito della ricerca sul tempo libero, indica infatti un tasso di sportività pari al 37,8% per gli uomini e solo al 22,6% per le donne. Physicality and the production of gender in women's hockey, "Gender and Society" 1997, 11, 1, pp. Esperita come un'idea ovvia e di senso comune, la nozione che esistano delle innate differenze biologiche e psicologiche fra i sessi, unita allo stereotipo, incoraggiato dalla professione medica, della fragilità e delicatezza fisica femminile si configura come una forma di sessismo che limita fortemente la partecipazione femminile alle attività sportive e fisico-ricreative (Vertinsky 1990). Sport and the physical emancipation of English women, 1870-1914, Lexington, The University Press of Kentucky, 1998. ‒ viene spesso messa in discussione, così come, peraltro, stentano ad affermarsi versioni maschili di sport come il nuoto sincronizzato che richiedono caratteristiche ‒ grazia e leggerezza ‒ antinomiche rispetto alla maschilità tradizionale. D.J. Come abbiamo visto, la storia dello sport femminile si caratterizza per una progressiva accettazione della donna atleta, soprattutto laddove essa si dedichi ad alcune, specifiche attività giudicate compatibili con il suo genere e quindi con le nozioni di femminilità dominanti (Sport, men and the gender order. Enciclopedia dello Sport (2003). Arti marziali 4. Allo stesso tempo, in questa prima fase di sviluppo dello sport femminile, i vestiti che lasciano più libero il corpo devono evitare di suggerire immagini di femminilità sessualmente troppo aggressive e libere: si propongono quindi fogge funzionali e modeste. Nell'ambito della sociologia e della storia dello sport, le differenze di genere vengono oggi dunque considerate come alcune delle relazioni di potere che innervano il campo sportivo e ne fanno una sfera di conflitto sociale più o meno sotterraneo. Il movimento aerobico e anaerobico che allena richiede anche un buona elasticità mentale, nonché competenze piuttosto tecniche. Wilbert, London, Macmillan, 1988. L'educazione ginnastica, igienica e sessuale nell'Italia liberale, Milano, Angeli, 1990. IREF (International review of economics and finance), Il cittadino dello sport, Milano, Guerini, 1995. Ancora ai primi del Novecento, la maternità, concepita come la funzione più naturale e moralmente adeguata per le donne, è vista come alternativa alle attività fisiche sportive. Emblematica al riguardo è la ricerca di D. Eder e S. Parker (1987) che mostra come tali differenze di genere si esplichino soprattutto durante l'adolescenza: studiando le attività sportive di giovani americani che frequentano la scuola superiore si rileva che se per i ragazzi le posizioni dominanti e di maggior successo sociale derivano dalle prestazioni atletiche, per le ragazze provengono piuttosto dall'attività di supporters e pon-pon girls a seguito delle squadre maschili, dove assume un'importanza centrale la cura dell'aspetto e dell'estetica. Lo sport femminile è l'insieme di pratiche sportive condotte, in forma sia dilettantistica che professionistica, da persone di sesso femminile. Si diffondono forme leggere e contenute di esercizio, quali le varie declinazioni della ginnastica svedese, e la medicina comincia a considerare che alcune forme controllate e moderate di esercizio fisico possano sortire risultati benefici anche e soprattutto per le donne, favorendone persino la capacità riproduttiva.

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