generale romano nipote di tiberio

[61] Tiberio, tuttavia, evitò di manifestare pubblicamente i suoi sentimenti, e non partecipò neppure alla cerimonia in cui le ceneri di Germanico furono riposte nel mausoleo di Augusto. Il nemico, però, che si era concentrato in forze sotto il comando dei due Batoni, attendeva l'esercito romano per bloccargli la strada e batterlo, prima che si ricongiungesse a Tiberio. Apparteneva ad un ramo minore della gens Domizia, i Calvini; suo padre fu Gneo Domizio Corbulone, pretore sotto Tiberio, sua madre … Tornato in Siria agli inizi del 19, entrò in aperto conflitto con Pisone, che aveva annullato tutti i provvedimenti che il giovane figliastro di Tiberio aveva preso;[59] Pisone, in risposta, decise di lasciare la provincia per fare ritorno a Roma. La morte , per avvelenamento, di Germanico fece calare la sua popolarità Ma soprattutto la Germania, terra selvaggia e primitiva, era un territorio inospitale, ricoperto da paludi e foreste, con limitate risorse naturali (a quel tempo conosciute) e, quindi, non particolarmente appetibile da un punto di vista economico. Sua Nel 38 aC, Livia fu costretto a divorziare da Tiberio Nerone di diventare la moglie del primo imperatore romano Augusto. La sua volontà, per quanto contraria a quella del nipote, concordava perfettamente con quanto aveva indicato Augusto, che ammoniva nel non superare i confini dei fiumi Reno e Danubio. Io!” - Generale: “Come d'accordo, noi Romani avanziamo di due caselle e voi Barbari rimanete fermi per due turni” Più volte i Vandali, gli Alemanni, i ROM e i Cinesi tentarono di saccheggiare la … Generale romano (Roma 15 a. C.-Antiochia 19 d. C.), nipote di Tiberio, che lo adottò nel 4 a. C., e sposo di Agrippina Maggiore. Intorno alla morte di un … Tiberio aveva ora in pugno la valle della Sava, doveva solo rinforzarla con roccaforti, per evitare che i ribelli potessero unirsi di nuovo, e quindi batterli separatamente. [37] Germanico, allora, decise di tornare ad ovest del Reno assieme ai suoi uomini; mentre si trovava sulla strada del ritorno presso i cosiddetti pontes longi, Cecina fu attaccato e sconfitto da Arminio, che lo costrinse a retrocedere all'interno dell'accampamento. Tiberio temeva forse che, dopo la Germania, Germanico desiderasse emulare Alessandro Magno in Oriente. Il giovane infatti possedeva un carattere mite, una straordinaria affabilità, tutt'altra cosa dall'aspetto e dal parlare di Tiberio, superbo e impenetrabile.». [26] La rivolta, che aveva attecchito tra molte delle legioni di stanza in Germania, risultò comunque difficile da reprimere, e si concluse con la strage di molti legionari ribelli. Del resto il nipote, Germanico, non aveva raggiunto gli obbiettivi militari auspicati, non essendo riuscito a battere in maniera risolutiva Arminio e la coalizione germanica da lui guidata. Valente generale, pacificò la Germania e tenne sotto controllo la situazione in Pannonia e Dalmazia; adottato da Augusto nel 4 d.C., salì al trono nel 14. Il nuovo principe, fra i suoi primi atti, sollecitò il senato a concedere l'imperium proconsulare a Germanico[21], che quindi poteva godere di grande autonomia rispetto a Tiberio stesso sulla impostazione della guerra in Germania. Finalmente Cecina e Silvano poterono condurre le loro truppe a Siscia ed unirsi a Tiberio. 16 marzo 37 d.C. Le ostilità ripresero con l'inizio dell'anno 9, e Germanico, ancora una volta si distinse per coraggio e senso del comando, portando a termine alcune azioni militari di valore, come la conquista delle roccaforti dalmate di Splono (che alcuni studiosi moderni identificano con l'odierna Plevlje) e Raetinum. Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici. Nel 582 Tiberio cadde gravemente ammalato per cui nominò due eredi al trono: Maurizio e Germano, entrambi nominati Cesari. Tiberio, non raccogliendo la stima e l'affetto di Cesare, temeva di essere soppiantato nell'eredità dell'impero. Batone il Pannone tradì Pinnes e lo consegnò ai Romani, in ricompensa divenne capo dei Breuci. [33] Il principe dei Cherusci Arminio, che aveva sconfitto Varo a Teutoburgo, incitò allora tutte le popolazioni germaniche alla rivolta, invitandole a combattere contro gli invasori romani;[34] si formò, tuttavia, anche un piccolo partito filoromano, guidato dal suocero di Arminio, Segeste, che offrì il proprio aiuto a Germanico. Nell'anno 13 Germanico fu nominato comandante delle truppe del Reno. Per volere di Augusto fu adottato da Tiberio, infastidito però dalla popolarità sua e di sua moglie Agrippina. [49][66][67], La popolarità di Tiberio, dunque, uscì danneggiata dall'episodio, proprio perché Germanico era molto amato. Condusse spedizioni vittoriose in Germania nel 14-16 d. C., sconfiggendovi Arminio e sedando anche una ribellione delle legioni del Reno. Mutò il nome originario in quello di Germanico Giulio Cesare[4] in seguito alla sua adozione nella gens Iulia, avvenuta dopo le morti dei nipoti ed eredi al trono, Lucio e Gaio Cesare (rispettivamente nel 2 e nel 4), non senza che si sospettasse che Livia Drusilla avesse avuto qualche ruolo nella loro morte: il primo si era misteriosamente ammalato, mentre il secondo era stato colpito a tradimento in Armenia, mentre discuteva con i nemici una proposta di pace. Augusto e Tiberio ricevettero l'ennesima acclamazione ad Imperator, mentre Germanico, Vibio Postumo, Lepido, Plauzio Silvano e Cecina Severo, gli ornamenta triumphalia.[16]. [24]», Germanico decise di concedere loro il congedo dopo venti anni di servizio e di inserire nella riserva tutti i soldati che avevano combattuto per oltre sedici anni, esonerandoli così da ogni obbligo ad eccezione di quello di respingere gli assalti nemici; raddoppiò allo stesso tempo i lasciti a cui, secondo il testamento di Augusto, i militari avevano diritto. Risorsa didattica | 1) Chi succedette a Ottaviano Augusto 2) Tiberio era 3) Come si chiama la dinastia di imperatori alla quale appartiene Tiberio Create better lessons quicker Roma - L'Impero di Tiberio Appunto di Storia antica sull'impero di Tiberio (14-37 d. C), con analisi del suo operato politico e del suo carattere. Condusse spedizioni vittoriose in Germania nel 14-16 d. C., sconfiggendovi Arminio e sedando anche una ribellione delle legioni del Reno. Sposò la cugina Claudia Livilla, vedova di Gaio Cesare, da cui ebbe Giulia Livia, e poi nel 19 una coppia di gemelli, Tiberio Gemello e Germanico Gemello. Egli riuscì a recuperare due delle tre aquile perdute nella battaglia di Teutoburgo, ed a battere la coalizione germanica, anche se non con una vittoria determinante, presso una ignota località di Idistaviso (nel 16). [50] Il risentimento[51] spinse quindi Tiberio ad affidare al figlio adottivo uno speciale compito in Oriente, in modo da allontanarlo ulteriormente da Roma. - Codice fiscale, Partita IVA ed iscrizione al Registro imprese di Novara n. 01689650032, REA di Novara 191951 28100 Novara - Società con Socio Unico, Società coordinata e diretta da De Agostini S.p.A., - Sede legale in via G. da Verrazano 15, 28100 Novara (Italia). E la successiva morte di Germanico, non fece altro che determinare ripercussioni negative sulla figura del princeps nella storiografia successiva. Ma il progetto non si realizzò o per il rifiuto di Germano o perché Tiberio … [39], Per giungere indisturbato nelle terre dei nemici, decise di approntare una flotta che conducesse le legioni fino alla foce del fiume Amisia: in tempi rapidi furono approntate oltre mille navi agili e veloci, in grado di trasportare numerosi uomini ma dotate anche di macchine da guerra per la difesa. Tiberio era, ormai, sicuro che l'anno seguente sarebbe stato l'anno del successo definitivo e della capitolazione degli insorti. Germanico, allora, che era a capo dell'esercito stanziato in Germania e godeva di grande prestigio,[23] si incaricò di riportare alla calma la situazione, confrontandosi personalmente con i soldati in rivolta che, «Tenevano gli occhi a terra, quasi fossero pentiti. I fenomeni sono dedicati a Tiberio, chiamato imperatore e genitor, padre adottivo, e pertanto dovrebbero essere stati composti tra il 14, anno della morte di Augusto, e il 19. Bloccò gli stretti passi che conducono nella Bosnia, mentre Silvano, più a nord, riusciva a sottomettere definitivamente i Breuci. Ma come egli attraversò il fossato, si incominciarono a udire lamenti confusi; alcuni gli afferravano la mano come per baciarla, gli introducevano in bocca le dita per fargli sentire che non avevano più denti, altri gli mostravano le membra curve per l'età. Che fossero eretti archi a Roma e su la riva del Reno e sul monte Amano in Siria, recanti iscritte le sue gesta e che aveva dato la vita per lo Stato; un cenotafio ad Antiochia, nel luogo dove era stato cremato il suo corpo e un monumento a Epidafne, il luogo dove s'era spento.», Subito, però, si manifestò il sospetto, alimentato dalle parole pronunciate da Germanico morente, che fosse stato Pisone a causarne la morte avvelenandolo. Più veemente si levava il clamore dei veterani, i quali rammentavano i loro trenta e più anni di servizio e supplicavano che si portasse sollievo alla loro stanchezza, per non morire in quelle stesse fatiche, che quel servizio militare avesse fine, e riposo non volesse dire fame. Generale e uomo politico rom... (latino Marcus Tullíus Cicĕro). Tiberio voleva un Impero romano d'Occidente governato da Germano, e un Impero romano d'Oriente governato da Maurizio. Negli anni che si susseguirono condusse gli eserciti ancora al di là del Reno per tre nuove campagne militari (dal 10/11 al 13[17]) e non è possibile escludere che parte dei territori della provincia della Germania (acquisiti prima della disfatta di Varo), possa essere stata recuperata dalle armate romane (almeno i territori compresi tra i fiumi Reno e Weser lungo la Lippe, quelli lungo la costa del Mare del Nord e almeno quelli a sud del fiume Meno fino al Danubio): «[Tiberio] viene inviato in Germania [dopo la disfatta di Teutoburgo, nel 10] rafforza le Gallie, dispone gli eserciti, fortifica i presidi e [...] attraversa il Reno con l'esercito. Nel capitolo 72 della Vita di Tiberio Svetonio e nel penultimo capitolo degli Annales, Tacito raccontano gli ultimi giorni e la morte di quello che fu il secondo imperatore di Roma: Tiberio Claudio. Doveva essere un Cesare, ma fu un grande generaleil cui nome ha attraversato i secoli diventando simbolo di integrità morale: il suo nome era Gneus Domitio Corbulo. Generale romano (Roma 15 a. C.-Antiochia 19 d. C.), nipote di Tiberio, che lo adottò nel 4 a. C., e sposo di Agrippina Maggiore. Tiberio decise, allora, di dividere l'esercito in tre colonne: Un quarto esercito, sotto il comando del governatore di Dalmazia, un certo Gaio Vibio Postumo, ripuliva le coste adriatiche dei rivoltosi. I due, infatti, avevano modi di fare particolarmente contrastanti: Tiberio si distingueva per la freddezza, la riservatezza e pragmatismo, Germanico per la sua popolarità, la semplicità ed il fascino. Il suo profilo compare su monete di Cesarea di Cappadocia del 18-19 d. C.; meno attendibili i ritratti su monete più tarde. La Germania risultava così perduta per sempre e Germanico fu richiamato al termine del 16. Germanico Giulio Cesare (in latino: Germanicus Iulius Caesar; 24 maggio 15 a.C.[1] – Antiochia di Siria, 10 ottobre 19[2]), nato probabilmente come Nerone Claudio Druso (Nero Claudius Drusus),[3] noto per un periodo come Nerone Claudio Druso Germanico ma meglio conosciuto semplicemente come Germanico, è stato un politico e militare romano, appartenente alla dinastia giulio-claudia. Tiberio dimostrò, ancora una volta, di essere un generale particolarmente geniale. Quello che segue è l'elenco degli imperatori romani che governarono dal 27 a.C al 476 d.C. Caligola era anche il nipote di Marco Antonio, l’avversario di Augusto e marito di Cleopatra. Si diffuse dunque anche la voce di un coinvolgimento dello stesso Tiberio, quasi fosse il mandante del delitto di Germanico, avendo lo stesso scelto personalmente di inviare Pisone in Siria:[49][63][64] quando dunque lo stesso Pisone fu processato, accusato anche di aver commesso numerosi reati in precedenza, l'imperatore tenne un discorso particolarmente moderato, in cui evitò di schierarsi a favore o contro la condanna del governatore. il nipote diretto Tiberio Gemello. Gaio Ottaviano nacque a Roma nel 63 a.C., figlio di Gaio Ottavio, ricco uomo della gens Octavia (originaria di Velletri) e homo novus (ovvero membro di una famiglia che non aveva mai ricoperto una carica pubblica) e di Azia Maggiore, quest’ultima imparentata con Gaio Giulio Cesare in quanto sua nipote. [20] Una splendida statua in bronzo raffigurante Germanico è stata ritrovata in pezzi nel 1963 ad Amelia (Umbria), già Ameria, importante municipio romano. Nel 14, mentre era in corso una rivolta delle legioni in Pannonia,[22] anche gli uomini stanziati lungo il confine germanico si ribellarono ai loro comandanti, dando inizio ad un'efferata serie di violenze e massacri. 1) Chi succedette a Ottaviano Augusto a) Marco Antonio b) Tiberio c) Costantino 2) Tiberio era a) Un generale fedele ad Augusto b) Figlio adottivo di Augusto c) Nipote di Augusto 3) Come si chiama la dinastia di imperatori alla Caligola crebbe su uno dei fronti più duri di tutto il limes romano, ben voluto e adottato come un vero e proprio … L'altro Batone, il Dalmata, venuto a conoscenza del tradimento, lo catturò e lo uccise,[13] persuadendo i Pannoni a riprendere le armi. Corbulone: il Generale romano. Fu padre dell'imperatore Caligola. [48], A turbare, infatti, la situazione orientale erano intervenute le morti del re della Cappadocia Archelao, che era venuto a Roma a rendere omaggio al nuovo princeps, Tiberio, di Antioco III, re di Commagene, e di Filopatore, re di Cilicia: i tre stati, che erano vassalli di Roma, si trovavano così in una situazione di instabilità politica da non sottovalutare. [65] A Pisone non poté comunque essere imputata l'accusa di veneficio, che appariva, anche agli accusatori, impossibile da dimostrare; il governatore, tuttavia, certo di dover essere condannato per gli altri reati che aveva commesso, decise di suicidarsi prima che venisse emesso un verdetto. [31], Nel 15, dunque, Germanico attraversò il Reno assieme al luogotenente Cecina Severo, che sconfisse nuovamente i Marsi,[32] mentre il generale ottenne una netta vittoria sui Catti. Tiberius Claudius Nero; dopo l'adozione di Augusto, Tiberius Iulius Caesar ). L'esercito romano ondeggiò, ma alla fine prevalse la ferrea disciplina e la tenacia delle legioni romane, e da una possibile sconfitta e distruzione, emerse la vittoria. Nota: la linea tratteggiata indica l'adozione (se verso il basso) o il matrimonio (se laterale), La prima volta in Germania con Tiberio negli anni 10/11-13, La seconda spedizione in Germania (14-16), The Republic in Danger: Drusus Libo and the Succession of Tiberius, Augustan Rome 44 BC to AD 14: The Restoration of the Republic and the Establishment of the Empire, Storia del mondo romano. Era, infatti, necessaria una reazione militare immediata e decisa da parte dell'impero romano. Perché il Senato scelse Caligola? Germanico Giulio Cesare (in latino: Germanicus Iulius Caesar; 24 maggio 15 a.C. – Antiochia di Siria, 10 ottobre 19), nato probabilmente come Nerone Claudio Druso (Nero Claudius Drusus), noto per un periodo come Nerone Claudio Druso Germanico ma meglio conosciuto semplicemente come Germanico, è stato un politico e militare romano… [60] Officiati i funerali, dunque, Agrippina tornò con le ceneri del marito a Roma, dove grandissimo era il compianto di tutto il popolo per il defunto. La carestia e la paziente strategia di Tiberio li avevano logorati, i tradimenti fecero il resto. [52] La difficile situazione orientale rese così necessario un nuovo intervento romano, e Tiberio nel 18 inviò il figlio adottivo, Germanico, cui fu concesso l'imperium proconsulare maius su tutte le province orientali. [43] Arminio e i suoi si ritirarono presso il Vallo Angrivariano, ma subirono un'altra durissima sconfitta da parte dei legionari romani:[44] le genti che abitavano tra il Reno e l'Elba erano così state debellate. [57] Germanico aveva così brillantemente risolto tutti i problemi che avrebbero potuto far temere l'accendersi di nuove situazioni di conflitto nella regione orientale. Tiberio è nato il 16 novembre 42 aC sul colle Palatino o Fundi; era il figlio del questore romano Tiberio Claudio Nerone (85-33 aC) e sua moglie Livia Drusilla. Di modesta fattura, la versione interessa per una certa emozione che Germanico vi mostra per i fenomeni celesti e, insieme, per un suo non celato scetticismo nei confronti dei culti religiosi che a quei fenomeni si accompagnano. Politica di Tiberio Tre fasi: 1) politica prudente, rispettosa delle prerogative del senato. Esperto generale, amato dai soldati, di spirito liberale (e ciò avrebbe ingelosito Tiberio), Germanico fu anche uomo di cultura profonda: tradusse i Fenomeni di Arato, scrisse i Prognostica. Augusto, sospettando che Tiberio potesse avere ragione dei Dalmati in breve tempo ma indugiasse, inviò sul teatro delle operazioni il nipote Germanico Giulio Cesare, che all'epoca era solamente questore, per controllare e farsi le ossa a fianco del padre adottivo. Qui si ricongiungeva con Lepido, e dopo una lunga e sanguinosa battaglia sotto le sue mura, anche Batone capitolava e chiedeva la resa. Il princeps lo costrinse, però, ad adottare a sua volta il nipote Germanico, sebbene Tiberio avesse già un figlio, concepito dalla prima moglie, Vipsania, di nome Druso (Druso minore) e più giovane di un anno soltanto. E così, mentre l'avanguardia dell'esercito romano cercava di accamparsi e la restante parte era ancora in marcia, il nemico gli piombò addosso all'improvviso e per poco non riuscì a schiacciarlo, seguendo una tattica simile a quella usata da Annibale nella battaglia del Trasimeno. - Romano: “Testa! Tibèrio Claudio Nerone (lat. In precedenza, il vecchio imperatore aveva fatto conferire a Tiberio la potestà tribunizia (assicurava l’inviolabilità personale al suo detentore) e il comando proconsolare (garantiva il controllo dell’esercito e delle province), po… [27] I provvedimenti presi da Germanico per soddisfare le esigenze delle legioni furono poi ufficializzati in un secondo momento da Tiberio, che assegnò le stesse indennità anche ai legionari pannoni. Tacito scrisse così di lui, decenni dopo la sua morte: «Nel popolo romano durava viva la memoria di Druso e si riteneva che se fosse stato lui a capo dello Stato avrebbe ristabilito la libertà; di qui le simpatie verso Germanico e la stessa speranza. Caligola, invece, era già adulto ed era molto amato dal popolo e dai soldati tra i quali era cresciuto seguendo il padre, il generale Germanico, nelle sue campagne militari. Poi, con grida confuse denunciarono il prezzo degli esoneri, la pochezza delle paghe, la durezza dei lavori e li citarono uno ad uno: il fossato, le trincee, il trasporto di foraggio e di legna e tutti gli altri lavori richiesti dalle necessità o dal desiderio di non lasciare in ozio le truppe. Tiberio (14-37 d. C.) Alla morte di Augusto il potere passò in mano a Tiberio. [68], Germanico scrisse anche in prosa e in versi: di lui ci restano 725 esametri di una libera versione in latino del I libro del poema greco sull'astronomia, Phainomena (I fenomeni), e cinque frammenti di una versione del poema Diosemeia (I segni del tempo), entrambi di Arato. [45] Germanico ricondusse dunque i suoi in Gallia, ma, sulla strada del ritorno, la flotta romana fu dispersa da una tempesta e costretta a subire notevoli perdite;[46] l'inconveniente occorso ai Romani diede nuovamente ai Germani la speranza di poter ribaltare le sorti della guerra, ma i luogotenenti di Germanico poterono facilmente avere la meglio sui loro nemici.[47]. Ma soprattutto la Germania, terra selvaggia e primitiva, era un territorio inospitale, ricoperto da paludi e Tiberio ( / t aɪ b ɪər i ə s /; latino: Tiberio Cesare Divi Augusti filius Augustus; 16 novembre 42 aC - 16 Marzo 37 dC) fu imperatore romano dal 14 dC al 37 dC, riuscendo il primo imperatore, Augusto. E dopo un lungo inseguimento, durante il quale numerose città dalmate caddero sotto gli insistenti colpi delle armate romane, Tiberio giungeva nei pressi di Andretium, cingendola d'assedio. Avanza verso l'interno [forse lungo la valle del Lippe] apre nuove strade, devasta campi, brucia villaggi, mette in fuga tutti quanti lo affrontarono e con immensa gloria torna ai quartieri d'inverno senza aver perduto nessun soldato tra quelli che aveva condotto oltre il Reno.», «... abbatté le forze nemiche in Germania, con spedizioni navali e terrestri, e placate più con la fermezza che con i castighi la pericolosissima situazione nella Gallia e la ribellione sorta tra la popolazione degli Allobrogi... (del 13 d.C.).», «(nell'11 d.C.) ... Tiberio e Germanico, quest'ultimo in veste di proconsole, invasero la Germania e ne devastarono alcuni territori, tuttavia non riportarono alcuna vittoria, poiché nessuno gli si era opposto, né soggiogarono alcuna tribù... nel timore di cadere vittime di un nuovo disastro non avanzarono molto oltre il fiume Reno (forse fino al fiume Weser).», Buona parte della zona tra il Reno e l'Elba era andata perduta (non sappiamo in quale misura) e neppure le azioni intraprese da Tiberio negli anni 10/11-13, poterono ripristinare quanto era stato così faticosamente conquistato in 20 anni di campagne militari precedenti.[18]. Germanico era nipote di Tiberio in quanto figlio del fratello Druso. Era riuscito a frenare i propositi di una nuova invasione da parte delle genti germaniche vittoriose. Batone il Dalmata decideva, allora, di ritirarsi più a sud tra i monti. Il 10 ottobre di 2000 anni fa moriva il generale romano Germanico. Generale romano (Roma 15 a.C. - Antiochia 19 d.C.). Invia il nipote Germanico a sconfiggere i Germani e a fronteggiare i Parti. [50], Il Syme sostiene che sia indubbiamente vero che Tiberio scelse Pisone quale suo confidente, conferendogli un secreta mandata per evitare che la giovane età dell'erede al trono potesse portare Germanico ad una inutile e dispendiosa guerra contro i Parti. [...] Ma quando giunse alla sedizione e chiese dove fosse mai l'obbedienza militare, dove l'antica fierezza della disciplina e chiese ai soldati dove avessero cacciato i tribuni, dove i centurioni, quelli si denudarono tutti per mostrare le cicatrici delle ferite, i segni delle percosse. [12] Le prime operazioni di quell'anno, riguardarono il settore orientale dello schieramento romano, che avanzò verso occidente, sotto il comando congiunto di Cecina Severo e Plauzio Silvano. Caligola, nipote di Tiberio frequentava spesso il palazzo di Capri, e da queste sue visite "imparerà" l'arte di governare Roma ed il suo popolo, ma imparerà anche a quanto può essere piacevole attorniarsi di corpi [38], Nonostante avesse riportato una sostanziale vittoria, Germanico era cosciente che i Germani erano ancora in grado di riorganizzarsi, e decise, nel 16, di condurre una nuova campagna che avesse l'obiettivo di annientare definitivamente le popolazioni tra il Reno e l'Elba. E sebbene anche gli altri generali, come Marco Plauzio Silvano e Marco Emilio Lepido, si fossero distinti in battaglia, non tutte le popolazioni dimostravano di sottomettersi, come sarebbe stato necessario. [53] Tiberio, tuttavia, non aveva fiducia in Germanico, che in Oriente si sarebbe trovato lontano da qualsiasi controllo ed esposto alle influenze dell'intraprendente moglie Agrippina maggiore, e decise dunque di affiancargli un uomo di sua fiducia:[54] la scelta di Tiberio ricadde su Gneo Calpurnio Pisone, che era stato collega nel consolato dello stesso Tiberio nel 7 a.C., aspro ed inflessibile. Quando questi ebbe portato a termine le sue campagne sul fronte settentrionale, dove si era guadagnato la stima dei suoi collaboratori e dei legionari, riuscendo a recuperare due delle tre Aquile legionarie perdute nella battaglia di Teutoburgo,[49] la sua popolarità era tale da consentirgli, se avesse voluto, di prendere il potere scacciando il padre adottivo, che in alcuni contesti era già malvisto poiché la sua ascesa al principato era stata segnata dalla morte di tutti gli altri parenti che Augusto aveva indicato come eredi. [5] Tiberio, al suo ritorno dall'esilio volontario, dopo aver evitato in ogni modo di partecipare alla vita pubblica per un decennio,[6] fu adottato da Augusto, insieme all'ultimo figlio maschio di Giulia maggiore, Agrippa Postumo.

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