diffidati ultras atalanta

Termina la partita, ma continuano i pestaggi e si notano i primi feriti, che in tutto alla fine saranno otto (4 per parte), esclusi quelli che non si sono voluti far medicare. Il questore Girolamo Fabiano, fin dal suo arrivo a Bergamo, disse: “Dialogo e fermezza”. Ma ciò che risulta davvero insormontabile è la differente visione dell’essere ultras, con la mentalità sfrontata dei “Wild Kaos”, quasi esclusivamente interessati allo scontro e poco o nulla al tifo, che piace sempre meno alle Brigate Nerazzurre, che non digeriscono questo atteggiamento. Sette i diffidati, dunque, per le due squadre. Ancora scontri, stavolta a Torino, nell’88/89, quando qualche centinaio di atalantini seminano teppismo, disordine e paura, venendo alle mani prima del match con una 50ina di ultras granata. Fa rabbia e il fatto che si cerchi, almeno sulle prime, di insabbiare la cosa. Polizia e carabinieri reagiscono con lacrimogeni e cariche, evitando il contatto. tifosi, partiti da Bergamo in numero esiguo vista la pericolosità della trasferta. Tra gli striscioni “Per 9 anni l’abbiam gridato, adesso il muro è crollato, grazie Famiglia Cucchi per non aver mollato”. La zona dello stadio è messa a ferro e fuoco, con sassaiole, lanci di bottiglie, lattine, bibite, lacrimogeni e cariche della polizia prima e dopo la gara. Cavese: rapporto d’amicizia stabilito 1995, durante il primo incontro organizzato dopo l’infame omicidio di Genova a Vincenzo Spagnolo. Il bagno di folla è stato il più atteso e sentito degli ultimi anni, che sa d’Europa: i tifosi sono ormai pronti per godersi un’Atalanta oltre confine. Spicchi di spalti autogestiti dai singoli gruppi ultras e anche dalle singole realtà criminali. Tre giuliani, tra i quali anche una donna, sono assaliti dai bergamaschi, e solo il servizio d’ordine, istituito dai Clubs atalantini, riesce a sottrarre i tre malcapitati dalla mischia e portarli in salvo. -Per Atalanta-Crotone del 18 febbraio 2017 la Nord ha voluto ha voluto ricordare così il ventennale della morte di Federico Pisani e della fidanzata Alessandra Midali, scomparsi tragicamente in un incidente stradale il 12 febbraio 1997: una gigantografia di Chicco&Ale al centro della curva, i cartoncini col “14”, numero di maglia di Chicco, il megastriscione “Abbracciati alla vostra stella…regalateci la gioia più bella. Il primo gruppo a prendere forma in Nord è quello degli “Atalanta Commandos”, nel 1972, che si posizionano dapprima nella curva Sud dello stadio “Comunale” e, successivamente, in curva Nord, intitolata dal 1997 allo sfortunato giocatore dell’Atalanta Federico “Chicco” Pisani, scomparso il 12 febbraio di tale anno, in un tragico incidente stradale, insieme alla fidanzata Alessandra. In un Atalanta-Lazio dei primi anni ’90, la Nord rimane fuori lo stadio per protestare contro la polizia, iniziativa applaudita anche dai rivali laziali. Però il Gip di Bergamo ha ritenuto sussistente esclusivamente la violazione di Atalanta-Milan. Solo un 20% hanno una connotazione politica, in maggioranza di destra, invertendo così il trend degli anni Novanta quando i gruppi erano a maggioranza di sinistra. Al ritorno, nuovo cambio treno sempre a Brescia, un’ora di attesa e nuovi scontri coi bresciani, con alcune vetrine che vanno in frantumi; interviene la polizia che ferma tre persone. Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. A Milano nel 2000/01 avviene un episodio strano, che farà molto discutere: come in altre occasioni la Nord organizza una scooterata. Nascono così le prime tensioni: nel ’74 i veronesi sbagliano curva finendo nella Nord anziché nella Sud, che era quella adibita agli ospiti, verranno cacciati in malomodo. -Dal 13 al 19 luglio si è svolta con grandissimo successo di pubblico al parcheggio Oriocenter la 15^ Festa della Dea, dedicata a Emiliano Mondonico, dopo due anni in cui non si era svolta perché il motto era “o tutti o nessuno” (era impossibilitato a presenziare il “Bocia”). Sembrerebbe che lo striscione “Boys” sia stato rubato due volte, nel 1979 e nel 1986, ed esposto in Atalanta-Inter 84/85. PEnsieri Azzurri | La seconda prova è sempre più difficile, PRIMAVERA | Sampdoria – Empoli DIRETTA LIVE MATCH su PE, Scopri come i tuoi dati vengono elaborati. Ovviamente, il fatto di venire alle mani, diventerà una triste routine delle domeniche al “Comunale”. Durissimo il loro compito. e il tentativo d’assaltare il settore bresciano. Il ritorno in Serie A e la magica notte col Malines segnano l’inizio di un ciclo molto buono per l’Atalanta, che centra per due anni di fila la qualificazione alla Coppa Uefa. La restrizione era stata intrapresa in seguito ai gravi incidenti contro l’Inter del gennaio 2016, con l’assalto di una 40ina di bergamaschi, in pieno centro, con pietre, bombe carta e fumogeni, a un pullman d’interisti nel dopogara, che avrebbero colpito anche le f.d.o., che col loro intervento mettono in fuga i teppisti  Arrestati 10 ultras, di cui 2 col Daspo in corso, per reati di resistenza, lesioni, lancio di bombe carta, danneggiamento e attentato alla sicurezza dei trasporti. Ma oggi che la politica si è inaridita, anche tra gli ultras prevale lo spirito sportivo, e dunque territoriale, su quello di appartenenza politica. You have entered an incorrect email address! I primi ultras della fine degli anni Settanta nascevano negli ambienti della sinistra estrema scegliendo come sigle «Fedayn» o «Commando». Tra i motivi principali di tale revoca, “l’irreprensibile comportamento” tenuto durante lo stage di lavoro nelle Marche, di un uomo che ha conosciuto l’amarezza di essere stato esiliato e cacciato da Bergamo nel 2011, e l’assoluzione nel processo per “associazione a delinquere” del 5 luglio, caduta perché “il fatto non sussiste”, contestata al “Bocia” e altri 5 atalantini, con l’appoggio dell’ex assessore Belotti,  processo che inquadrava una serie di episodi avvenuti a cavallo tra gli anni 2000 e 2010, dagli incidenti di Atalanta-Catania del 2009, alle contestazioni a Zingonia nei confronti dell’ex presidente Ruggeri, passando per quelli della “Berghem Fest” per contestare Maroni e la sua Tessera del tifoso, al pestaggio di un tifoso juventino nel 2012. -A Milano con l’Inter il 19 novembre 2017 espongono gli striscioni “Forza Luca” e “Siamo tutti Luca Fanesi tieni duro ultras! L’Atalanta espugna Verona 3-0 per la gioia dei 3mila al seguito. Al termine dell’incontro i lombardi vengono fatti salire su due autobus per esser portati in stazione, ma dopo pochi metri uno di questi ha i vetri in frantumi e oggetti vari vengono lanciati sui passanti. Il 26 ottobre 2017 il tribunale di Bergamo gli aveva revocato la sorveglianza speciale alla quale era stato sottoposto dal 13 febbraio 2016. Gli atalantini, circa 100, non si fanno pregare e una trentina scendono dal treno per un leale scontro fisico, i piacentini scappano e si rifugiano in sala d’aspetto, da dove cominciano a tirare sassi. Gli ultrà si erano trovati con le istituzioni che gli facevano la guerra, come fossero la peggior feccia della città. Sulle maglie dell’Aquila Rugby vi è la scritta “Curva Nord”, con il logo della Dea. Il calendario di Serie A, quest’anno, offre tanti incroci interessanti sugli spalti dopo anni di un certo anonimato, soprattutto se paragonato ad una Serie B che da varie stagioni, complici tifoserie del Sud in gran forma come Foggia e Lecce faceva faville. Repression in Italy since then get even worst, you can read more about it here. Col tempo i Supporters cominciano ad identificarsi come “Curva Nord Bergamo”. In Atalanta-Fiorentina del 18 febbraio: “La gioia della gente la commozione del presidente,uniti non ci può fermare niente!”. Per quasi vent’anni, le Brigate e i Wild Kaos reggeranno le redini della Nord sebbene non ci siano stati sempre buoni rapporti tra i due gruppi. Recentemente è scomparso un ragazzo di Amantea, tifosissimo del Cosenza, che nonostante i suoi problemi fisici insegnava a prendere la vita sempre col sorriso, ricordato con un semplice “Ciao Pacheco” in Bologna-Atalanta del 4 novembre ’18. –Napoli: Ai primi tempi della Curva A furono esposti striscioni quali “Atalantino celerino” e “Trasferte intelligenti in compagnia degli agenti”, veramente fuori luogo, ridicoli e penosi. Ancora incidenti, sempre a Bergamo, nel 92/93, con scontri tra le due fazioni e tra ultras atalantini e forze di polizia, che rispondono con cariche e lacrimogeni. Un rapporto mai sbandierato, ma vero, genuino. Un controllore viene colpito alla testa e portato all’ospedale; i teppisti in pratica distruggono l’autobus. Spesso si possono avvistare in curva atalantina colori rossoverdi e in curva ternana quelli nerazzurri. Gli incidenti più duri a fine gara, con lancio di bottiglie e sassi contro le f.d.o. La “battaglia campale” era iniziata coi granata che, nelle vicinanze del “Comunale”, cominciano a lanciare sassi contro il corteo nerazzurro. Oggi nelle curve c'è una «territorializzazione» delle presenze criminali. La reazione è immediata e il bilancio finale è di circa 10 milioni di lire di danni alla stazione. E la curva livornese ha esposto in curva uno striscione contro la repressione: «...Fino all'ultimo bandito» (frase attribuita al leader russo Putin a proposito della guerra ai ceceni). Ma gli anni ’90 sono anche quelli in cui esplode la fortissima rivalità coi bresciani, per un derby tutto lombardo che conquista l’attenzione degli ultras italiani. Gli ultras però non ci stanno e, la settimana successiva, il tam-tam fra le curve italiane partito proprio da Bergamo,  coinvolge tifoserie storicamente rivali, come laziali, fiorentini, milanisti, genoani, doriani, romanisti, ecc., che per la prima volta si uniscono per un episodio che idealmente li coinvolge tutti, contro la repressione, esponendo per una domenica lo striscione “10-01-93: la morte è uguale per tutti”. -Sempre il 20 agosto col Frosinone primi 15 minuti di silenzio, rotti da un coro per Claudio “Bocia”, applaudito da tutto lo stadio, perché la questura non vuole far entrare lo striscione, presente anche alla Festa della Dea e in tutte le gare successive, “Siamo tutti con Claudio”. Curiosità: -Premessa: domenica avremo di fronte una tifoseria coi fiocchi che da quasi 45 anni di tifo organizzato mai un solo biglietto gli è stato regalato e da sempre, con ogni dirigenza che si è trovata di fronte hanno fatto pressioni o altro per interessi personali. Nel corso di una storia ultras ormai più che quarantennale, gli orobici hanno saputo conquistare l’ammirazione anche di tifoserie tradizionalmente nemiche, grazie al loro stile ruvido, alla predisposizione per lo scontro, accompagnata da una certa lealtà, al tifo incessante e ai numeri che riescono a fare in qualsiasi categoria. –Roma: vecchio gemellaggio poi lo strappo (vedi sezione “Rivalità”). -20 dicembre 2017, 8.i di finale Coppa Italia di mercoledì alle 15. Col tempo le cose sono migliorate, anche se i bergamaschi non sono mai stati convinti del tutto dai napoletani, fino alla decisione di una parte della Curva A napoletana di tesserarsi, condannata in toto (vedi sezione “Curiosità”). E’ entrata ormai nella leggenda la storia dei duemila atalantini che decidono di recarsi al “Rigamonti” in scooter e a Coccaglio (zona di confine) trovano un migliaio di bresciani ad aspettarli. Subito a casa e in tutta sicurezza con eBay! L’episodio di Salerno è solo la punta dell’iceberg. Bergamo, città abituata agli scontri ultras, non aveva mai vissuto una giornata simile. -Striscione per Emiliano Mondonico, scomparso il 29 marzo 2018 all’età di 71 anni per il riacutizzarsi di un tumore di cui soffriva dal 2011, bergamasco di Rivolta d’Adda dov’era nato il 9 marzo ’47, in occasione di Atalanta-Udinese del 31 marzo: “L’unico a capire il nostro Mondo…sei stato e sarai sempre l’amico vero e sincero di tutti”. L’autista subito si ferma e alcuni tifosi, scesi dal torpedone, si lanciano all’inseguimento degli aggressori. Oggigiorno è abbastanza normale la solidarietà, anche tra tifoserie rivali, di fronte agli abusi, ma all’epoca le rivalità erano fortissime, quasi invalicabili. A gennaio durante gli scontri tra tifosi dell'Inter e dell'Atslants, sono stati arrestati ultras tedeschi di Francoforte gemellati con l'Atalanta. 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All’arrivo dei 25 pullman di jugoslavi, molti ubriachi fradici, succede il finimondo, si scatena un’autentica guerriglia con lancio di oggetti contro le forze dell’ordine, diverse vetrine abbattute, negozi svaligiati; un barista reagisce ad un tentativo di furto nel suo bar e si prende una coltellata. Ma è una cosa temporanea, infatti la Questura di Bergamo, in via del tutto eccezionale, decide di dare il via libera agli striscioni, anche senza autorizzazione, caso unico in Italia. Quest’ultimi, lasciato un motorino in panne in un prato, se la sono data a gambe, ma i bergamaschi annotano il numero di targa del motorino,  consegnandolo alla polizia. Striscione offensivo della Nord ai laziali nel 01/02: “Biancoblù tutti appesi a testa in giù”. Ogni sera una serata a tema interessantissima per una settimana molto intensa e di grande lavoro degli organizzatori, a parte quella del 16 causa maltempo. In Atalanta-Brescia 04/05, il clima è elettrizzante, dentro e fuori lo stadio, blindato come di consueto, ma succede casino lo stesso con dieci minuti di guerriglia tra le opposte tifoserie. L’11 novembre 2007 muore il tifoso laziale Gabriele Sandri, ucciso da un colpo di pistola dall’agente Luigi Spaccarotella, mentre stava dormendo in macchina, dopo che il suo gruppo aveva avuto una breve colluttazione con un altro gruppetto di juventini, nell’Area di Servizio di Badia al Pino (AR). Così, nel corso della suddetta gara, parte dal settore WKA un coro contro i sampdoriani, le BNA reagiscono e i due gruppi vengono alle mani. Le scaramucce vanno avanti per circa un’ora. Appetiti criminali si svegliano all'improvviso e le inchieste giudiziarie sono ancora troppo lente. Inoltre venne vietata la vendita dei biglietti di tutti i settori dello stadio, a chi non possedeva la Tessera del tifoso, nonché disposta la sospensione per il settore Curva Nord, di carnet di biglietti o abbonamenti rilasciati in precedenza ai non possessori della Tessera. Alla fine del primo tempo in tanti decidono di entrare nella curva vicentina: piccoli scontri, al secondo gol atalantino crolla la rete di recinzione, poi l’intervento della polizia riporta la calma. In Atalanta-Milan 00/01 esposto lo striscione rubato “FdL Bergamo” della Fossa e sotto la scritta “Non c’è Alternativa sapete solo scappare”. Durante la partita Viterbese-Livorno di questo campionato, dai tifosi laziali è partito un : «Livorno- sia stesso forno». Una partita non facile per tutte le 2 squadre, il nostro Parma che viene da una buonissima serie di risultati utili ma con parecchi infortunati, e l'Atalanta in forte ripresa dopo un inizio di campionato non molto brillante. Sequestrati coltelli a serramanico e una decina di mazze. Atalanta-Chievo 15/16 giudicata partita a rischio è l’ennesimo affronto, il modo delle istituzioni per far capire che il movimento ultras a Bergamo doveva scomparire. A Napoli sono nati i Niss, un acronimo che sta per : Nientri incontri solo scontri. In passato i tre gruppi hanno preso parte ad iniziative antirazziste, alla commemorazione del genoano “Spagna” e sporadicamente si sono incontrate per cene e concerti. Molti erano tornati all’Atalanta, come si dice a Bergamo, per l’occasione. Denunciati sei bergamaschi e un veneziano. Una vera baraonda di teppismo. Il 29 gennaio 1995, un ultrà del Genoa di 25 anni, Vincenzo Claudio Spagnolo, muore accoltellato dal 18enne milanista Simone Barbaglia, appartenente alle “Brigate Rossonere 2”. Il fatto è che Claudio poteva stare al baretto perché la diffida della porchetta, che un giudice ha ritenuto non processuale, perché fatto di lieve entità, e ne è quindi uscito assolto (ma la diffida è rimasta), per le partite della “Primavera” non si fa nessun riferimento al fatto che Claudio non debba trovarsi in quella zona stadio quando la Primavera gioca (e di solito lo fa a Zingonia, quartier generale dell’Atalanta). 20 minuti prima della fine gli orobici sono già tutti fuori dallo stadio per capire quanti e chi sono i compagni arrestati, e cominciare a parlare del futuro delle Brigate, che in quella domenica  subirono un duro colpo. –Como: i comaschi nell’85/86 danno il benvenuto agli ospiti con lo striscione “Bergamo fogna lombarda”. Nell’ultima giornata del campionato 1991/92 si celebra l’addio al calcio di una bandiera dell’Atalanta, lo svedese Glenn Peter Stromberg . ©2021 Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. | … La sua situazione è complessa: quando scadrà la “Diffida della porchetta”, di 5 anni, dove non c’entrano scontri della tifoseria atalantina o qualche fumogeno acceso, ma il fatto che il 12 aprile 2015, durante Atalanta-Sassuolo, arrivò alla zona di prefiltraggio, avendola oltrepassata con una testa di porchetta sottobraccio da regalare agli agenti, dovrà disertare gli stadi e firmare per un altro anno e mezzo perché la Questura, con decisione del 26 giugno 2018 (quella serata diverse centinaia di persone manifestarono a suo favore fuori dalla Questura di Bergamo) ha contestato le seguenti violazioni: era al baretto a bersi una birra dopo un Atalanta-Milan “Primavera”, all’aeroporto di Orio al Serio ad accogliere i giocatori dopo  la vittoria di Roma del 6 gennaio ’18, come altre migliaia di tifosi impazziti; a Dortmund in viaggio con gli amici ma non entrando alla partita ed avrebbe minacciato un agente in borghese per strada. Un episodio che lasciò scioccata l’opinione pubblica. 26/11/19 2020 NBA Slam Dunk Contest - Final Round - Full Highlights - 2020 NBA All-Star Saturday Night - Duration: 14:07. Il tifoso della Roma, Daniele De Santis, è stato condannato in primo grado 26 anni di carcere. -Esposto in Atalanta-Hapoel Haifa del 16 agosto 2018 a Reggio Emilia, ritorno 3°turno di Europa League, lo striscione “Genova non mollare!! oder Bergamo, im deutschsprachigen Raum bekannt als Atalanta Bergamo, ist ein 1907 gegründeter italienischer Fußballverein aus der lombardischen Stadt Bergamo. Numerose le visite reciproche. -Il 14 settembre ’17 Atalanta-Everton a Reggio Emilia segna l’esoerdio in Europa L., una grande serata per ogni bergamasco: 3-0 come nelle favole… -In Atalanta-Roma del 20 agosto 2017, 1^ giorn.17/18, sfoggiato un copricurva al centro raffigurante la Dea, col contorno di cartoncini prima bianchi poi nerazzurri, oltre allo striscione per un ultrà scomparso “Ora il tamburo lo suoni tra le stelle ciao France eterno ribelle”. –Milan: vecchio odio, sentita rivalità, anche per il gemellaggio che lega gli eterni rivali bresciani ai milanisti. 4 arrestati di cui 3 di Brescia, un giovane di Sarnico (Bg) ferito sugli spalti, una ragazza dalla sassaiola. Gli atalantini sono andati a trovarli il 2 aprile 2017, trovando lo stadio di Cava “Lamberti” chiuso per la sfida col Castrovillari, per una squalifica per fumogeni e torce, facendo capire l’accanimento repressivo che da anni colpisce i cavesi nonostante la categoria. Venne chiuso poi per 4 domeniche il Baretto, punto di ritrovo, di riferimento degli ultras posto dietro la Curva Nord, cosa che non faceva altro che ribadire la linea dura della Questura contro la curva, continuando a suscitare numerose opposizioni in città. -“Non più gemellati ma ancor più rispettati, onore agli Ultras Tito per i valori dimostrati”, striscione rivolto agli ospiti in Atalanta-Sampdoria del 3 aprile 2018, 27^ giornata 17/18, di recupero per la morte di Davide Astori (“Ciao Davide Bergamo ti rende onore” si leggeva per le vie di Bergamo in quei tristi giorni). In 2000 commossi, un andirivieni di parenti e amici, parteciparono ai loro funerali a Redona. Le forze dell’ordine lanciano alcuni lacrimogeni verso la Sud, svuotandola. Oppure (ottobre 2006) da quando quattro ultras della Lazio furono arrestati per associazione a delinquere per aver tentato, con il giocatore Giorgio Chinaglia, di favorire la scalata alla Lazio dei Casalesi. -Mercoledì 4 luglio 2018 presentazione in grande stile della squadra dell’Atalanta 2018/19, con esposto in alto lo striscione “Il domani che verrà…senza diffide e falsità!!! -In questa stagione 2018/19 il fantastico giornalino “Sostieni la curva”, che viene distribuito gratuitamente, a offerta libera ad ogni partita casalinga dell’Atalanta, compie 18 anni. Tafferugli in curva “Ferrovia”, dove sono sistemati gli atalantini. Primi problemi già nel 1974, coi veronesi in trasferta che sbagliano curva finendo nella Nord, anziché nella Sud adibita agli ospiti: verranno cacciati in malomodo. In preda al panico, Celestino  viene colto da infarto e muore. DIFFIDATI SEMPRE CON NOI! L'ultras o ultrà è un tifoso organizzato di una società sportiva.Il fenomeno interessa gli sport di squadra come il calcio, la pallacanestro, la pallavolo, la pallanuoto e l'hockey.Il termine deriva dal francese ultra-royaliste, cioè “ultra realista”, che stava a indicare la forza politica preponderante ai tempi della seconda restaurazione (1815-1830). Sotto la nuova guida gli atalantini cominciano a rendersi protagonisti di iniziative più che apprezzabili: la sede, il giornalino della curva, la Festa della Dea tutti gli anni, il pullman personalizzato…Si rinnova il gemellaggio coi ternani, e nascono buoni rapporti coi cosentini e i tedeschi dell’Eintracht. L'ultimo episodio gravissimo di aggressione è l'omicidio del tifoso napoletano Ciro Esposito a Roma, in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli-Fiorentina (maggio 2014). Quando Agnelli chiede che le curve vengano presidiate dagli steward e dalle forze dell'ordine è come gettare un vitello in una vasca di squali. Al ritorno a Zagabria, nel settembre 1990, in un clima di fortissima tensione (di lì a poco sarebbe scoppiata la guerra tra Serbia e Croazia), l’imponente servizio d’ordine non permette nessun contatto. Slogan-striscioni: “La minoranza è ovunque” (coniato intorno al 1990, li rispecchia molto bene), “Atalanta folle amore nostro”, “Prima, durante e dopo”, “Rispettare il passato…credere nel presente, lottare per il futuro”, “Negli anni più tristi, da sempre protagonisti”, “Lunga vita agli ultras”, “You’ll never walk alone”, “Claudio libero”, “Fieri sostenitori dei nostri colori, “Ultras stile di vita”, Vivere Ultras per Vivere”. –Borussia Dortmund: rivalità risalente al doppio impegno nei 16.mi di finale di Europa L.17/18 a febbraio. Queste presenze non si traducono automaticamente nel fatto che la camorra, la mafia, la Ndrangheta facciano business con le società calcistiche. –Fano: nell’81/82, nelle Marche, improvviso tafferuglio a fine gara tra bergamaschi e fanesi, tanto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Principi di tregua mai rispettati. è di scena a Reggio Emilia, sotto una pioggia battente, davanti a 21500 spettatori, una curva ricoperta di carta argentata con al centro il telone raffigurante la Dea, fuochi d’artificio alle spalle, tante torce accese soprattutto al vantaggio della Dea, ma purtroppo il sogno si infrange all’83’ per un errore del portiere Berisha. Per fortuna il suo gesto inconsulto non dette il là ad incidenti, ma dette lo spunto agli atalantini, nella partita di ritorno a Bergamo, per una geniale coreografia: la scritta “Mazzone allevatore”, con la “V”, disegnata come le maglie del Brescia, al posto della “N”, con sopra tre grossi maiali azzurri (da sempre a Bergamo i bresciani sono detti “suni”, suini), con disegnata la stessa “V”. A Torino sembra interessato (all'insaputa della società) al bagarinaggio, secondo le indagini della polizia giudiziaria. Più avanti si inaspriscono i rapporti anche verso altre tifoserie, diffondendo così la fama per cui quella bergamasca risulti una tra le tifoserie più “calde”. –Juventus: gemellaggio nato nella seconda metà degli anni ’70, durato fino ai primi anni ’80, da leggere soprattutto in chiave anti-Torino. La conquista del titolo da parte della Fiorentina scatena la rabbia degli orobici, ma anche durante il corteo i tifosi viola compiono diversi atti teppistici. -Chievo-Atalanta del 17 settembre 2017 vede lo storico ritorno in trasferta dopo circa 7 anni ne mezzo degli ultras orobici in questa gara ‘liber’ aperta a tutti, tesserati e non. Una delegazione tedesca è andata a trovare gli amici della Nord per Atalanta-Pescara del 19 marzo 2017, all’insegna di “La nostra amicizia una roccaforte, Bergamo abbraccia gli ultras di Francoforte”, con tanto di partita di calcio, con le maglie ufficiali delle rispettive squadre, vinta dalla squadra di casa, a Bergamo Alta, dalla quale si scende con un bellissimo corteo.. Nell’amichevole Atalanta-Eintracht  F. del 6 agosto 2016, in curva Nord esposto il sopracitato striscione e nella curva tedesca il messaggio “Riposa in pace, ciao Spaka e Biofa” e il copricurva “Lunga vita agli ultras” con gli stemmi dell’Atalanta e dell’Eintracht. –Fiorentina: vecchio rapporto, incrinatosi nel 1987 dopo una bollente sfida-salvezza a Firenze, decisiva per l’Atalanta, all’ultima giornata: la vittoria dei Viola deteriorò irreparabilmente le relazioni e da allora lo strappo non si è più ricucito (inoltre vedi sezione “Rivalità”). Due tifosi dell’Atalanta vengono denunciati per tentato omicidio per essere stati responsabili del lancio di due rudimentali bombe carta durante Atalanta-Roma del gennaio 2001. Movimentato torneo estivo di Saint Vincent, sempre nel 2001, con juventini e bergamaschi a darsele di santa ragione. I primi fanno capo a “Movimento Ultras”, un network di tifoserie unite da “Progetto Ultrà”, mentre le due romane, in qualità di “padrone di casa”, vorrebbero imporre le loro condizioni. 14 persone finiscono all’ospedale con lesioni, feriti in alcuni casi molto gravi. Da lì in poi negli anni s’è costruita un’amicizia piena di aneddoti, anche per la forte affinità di vivere la curva. Gli ascolani hanno intonato faccetta nera mentre i livornesi hanno risposto con Bandiera rossa. Per tenere divise le due fazioni vengono compiute numerose cariche e molti lanci di lacrimogeni. Il succo: “Riportateci allo stadio e lasciateci tifare”. Gli esempi sono innumerevoli. Lo striscione “Bergamo abbraccia la fam. Ma non sparisce del tutto, anzi, andrà a coinvolgere anche i protagonisti in campo: la corsa folle di Mazzone sotto il settore orobico, la coreografia “Mazzone allevatore” al ritorno (vedi sezione “Rivalità”). –Tirol Innsbruck: il triangolo Atalanta-Ternana-Innsbruck è un gemellaggio internazionale, cementatosi soprattutto nei primi anni 2000. A partire da quel momento, BNA e WKA saranno definitivamente divise in tutto: ognuno la propria balconata in Nord, il proprio mezzo di trasporto in trasferta e, spesso, anche cori diversi fatti partire nello stesso momento. All’arrivo di Digos e celere gli atalantini risalgono sul treno e ripartono per Bari, mentre i piacentini tornano a casa, invece di seguire la loro squadra. -Il 10 luglio 2016 raduno della squadra per la nuova impegnativa stagione, con l’entusiamo che ha lasciato presto spazio al silenzio, il rispetto, il cordoglio per Fabio Noris, 35 anni, e Roberto Rota, 37, meglio conosciuti in curva come “Biofa” e “Spaka”, due grandi amici apinisti e ultras dell’Atalanta scomparsi il 3 luglio ’16 sul Monte Disgrazia in Valtellina, quando uno dei due ha perso l’equilibrio, trascinando in un vuoto di 300 metri a un’altitudine di 3.500 anche il compagno.

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